Nuove libertà Ora i pantofolai non hanno più scuse

Di Gil Bieler

4.2.2022

Non è più obbligatorio lavorare da casa: ora dobbiamo riabituarci ai contatti sociali.
Non è più obbligatorio lavorare da casa: ora dobbiamo riabituarci ai contatti sociali.
Keystone

Si ritorna in ufficio, si ritorna alla vita di tutti i giorni: ma il pensiero di riacquistare le libertà perse con il Covid non entusiasma proprio tutti. Soprattutto coloro che durante la pandemia sono diventati un po' degli antisociali.

Di Gil Bieler

4.2.2022

«Che cosa succede, se qualcuno non ha più voglia di tornare alla normalità?», ha chiesto recentemente un giovane su Twitter. Non ci è voluto molto perché qualcun altro concordasse con lui: «Hey, non sono l'unico che la pensa così».

Seriamente? Ho capito al primo colpo di che cosa si trattasse. In due anni di pandemia tutti abbiamo dovuto riorganizzare e rivalutare la nostra vita sociale. E mentre tutti sembrano desiderare un ritorno alla normalità pre-pandemia, spesso viene trascurato il fatto che alcuni di noi hanno fatto i conti con l'isolamento sociale molto bene. E vorrebbero mantenerlo così più a lungo.

Io perlomeno capisco tutti quelli che non vogliono tornare alla vecchia frenesia. La FOMO («fear of missing out»), la paura di essere tagliati fuori, e inseguire un appuntamento qui e un'uscita là, mi manca sorprendentemente poco. In realtà per niente. Un libro e il divano, non c'è bisogno di nient'altro.

Una certa riservatezza nei confronti delle persone, si potrebbe benissimo tenerla. Non sarebbe terribile, giusto? Ovviamente con moderazione.

D'altra parte ora per i pantofolai la situazione diventa scomoda, perché ormai non ci sono più scuse causate dalla pandemia. «Vorrei, ma con il Covid non posso...» – giustificazioni simili hanno fatto il loro tempo.

L'obbligo del telelavoro è già stato abolito come raccomandazione da giovedì, e il Consiglio federale intende anche togliere le altre restrizioni nel prossimo futuro. Magari già il 17 febbraio, se il virus lo permette.

Hai bisogno d'aiuto?

Se la paura dei contatti sociali è diventata insostenibile, si consiglia un aiuto professionale. Il Telefono Amico, www.143.ch, e le piattaforme Salutepsi, www.santepsy.ch/it/, e inCLOUsiv, www.inclousiv.ch offrono un aiuto mirato.

La ragione per cui alcune persone stanno lottando con il ritorno alla normalità, lo spiega Robert Levenson, professore di psicologia all'Università di Berkeley in California: «Non è stato solo stare a casa per un fine settimana. Sono stati quasi due anni della nostra vita, in cui ci siamo adattati».

Ora si tratta di uscire di nuovo dalla propria zona di comfort: «Dobbiamo riscoprire come funzioniamo tra gli altri, come giochiamo, come incontriamo nuove persone, come costruiamo nuove relazioni e poniamo fine ad altre». Questa è una grande sfida.

Ecco però alcune persone tutto ciò non vogliono farlo. Sebbene non sia necessariamente un problema, e rifletta una serie di comportamenti umani comuni, come evitare i rischi, o il desiderio di controllo e la preferenza dello status quo. Così sostiene la ricercatrice indiana Akshaya Balaji in un articolo per «The Wire».

Alla fine, come spesso accade nella vita, è una questione di punti di vista: per alcuni il ritorno alla normalità non è mai abbastanza veloce, mentre altri ormai sono abbastanza a loro agio con la quotidianità di una pandemia. O più in generale non sono entusiasti del cambiamento.

Se si vuole continuare a prendersela comoda nonostante gli allentamenti, bisogna ragionare al meglio con essi. Si può eventualmente fare riferimento a una tendenza attuale. Meglio pochi, ma buoni amici: è il cosiddetto Relationship Minimalism, il minimalismo delle relazioni, particolarmente apprezzato dai giovani, scrive la «Philosophie Magazin».

Sbarazzarsi delle cose inutili nella vita sociale, proprio come facciamo con l'armadio e la cantina. Per quanto attraente possa sembrare, a un esame più attento rivela alcuni punti deboli: «tempo ed energia sarebbero fusi in un'unica valuta e le amicizie sarebbero misurate in base a una logica di mercato», si legge nell'articolo. «Le relazioni di ogni tipo dovrebbero quindi produrre abbastanza felicità da letteralmente valere i preziosi tempo e lenergia».

Uffa. Una rappresentazione dei buoni rapporti amara e fredda. Forse non è poi così male tornare a socializzare con le persone. Quindi cancella Whatsapp, o almeno una volta ogni tanto – sulla vaga scia di un trend pre-pandemia –  fai un digital detox.