Forum economico Amherd apre il WEF di Davos: «Mettiamoci al lavoro per ricostruire la fiducia»

bt, ats

16.1.2024 - 11:47

La presidente della Confederazione durante il suo discorso di apertura odierno.
La presidente della Confederazione durante il suo discorso di apertura odierno.
Keystone

La presidente della Confederazione Viola Amherd ha aperto oggi ufficialmente il Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR) facendo appello alla responsabilità dei presenti per ripristinare la fiducia smarrita.

La vallesana ha criticato in particolare le élite imprenditoriali che promuovono il populismo, così come l'ascesa dell'autoritarismo.

Ripristinare la fiducia dei cittadini ("Rebuilding Trust" è tra l'altro lo slogan dell'edizione 2024 del WEF) non è solo compito dei governi, ha evidenziato stamattina Amherd parlando davanti a rappresentanti dell'economia, della politica e della società.

«È anche un dovere delle imprese. È chiaro che i crescenti squilibri sociali stanno alimentando il populismo, anche nei Paesi ricchi».

«Quando la cosiddetta élite si celebra come una casta superiore mentre molte famiglie faticano ad arrivare a fine mese, la diffidenza aumenta», ha avvertito. I governi a quel punto non vengono più «né ascoltati né capiti».

«Una parte della popolazione non ha fiducia in noi», ha proseguito la ministra della difesa. Serve quindi uno scambio aperto e trasparente, raggiungere compromessi e dimostrarsi affidabili, ha aggiunto la consigliera federale, che si è poi rivolta direttamente alla sala: «Molti di voi hanno l'opportunità di rafforzare la coesione e l'equilibrio sociale nelle vostre aziende».

Come riconquistare la fiducia?

La Svizzera si sta adoperando per ricostruire questa fiducia, ad esempio attraverso i suoi tradizionali buoni uffici o come membro del Consiglio di sicurezza dell'Onu, ha dichiarato Amherd.

Come il suo predecessore Alain Berset un anno fa, la presidente della Confederazione ha espresso preoccupazione per gli approcci «autoritari» che mettono in discussione le regole della comunità internazionale.

Nonostante la dilagante mentalità orientata al blocco, la Svizzera vuole contribuire alla ricerca di soluzioni, ha assicurato. «Possiamo spezzare le tendenze negative, mettiamoci al lavoro», è stato il suo incitamento.

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