Swisscom Blog Sostenibilità7 consigli per ridurre le radiazioni emesse dal cellulare
Di Jürg Studerus
28.7.2020
Circa la metà delle persone in Svizzera ritiene che le antenne di telefonia mobile siano pericolose. In realtà, il 90% delle radiazioni assorbite dalle persone proviene dal loro telefono cellulare. Di seguito qualche risposta sul tema della telefonia mobile e della salute.
Da anni si discute molto se le radiazioni elettromagnetiche siano dannose per la salute oppure no. Con l’introduzione della rete 5G, l’argomento è diventato di scottante attualità. Molti studi e articoli dei media si occupano della questione senza però arrivare a un risultato chiaro.
Nonostante i timori per gli effetti delle radiazioni sulla salute, i cellulari hanno un ruolo sempre più centrale nella vita quotidiana. Oltre il 90% degli svizzeri possiede uno smartphone e lo utilizza in modo sempre più intensivo: oggi, in una sola settimana riceviamo e inviamo una quantità di dati pari a quella dell’intero 2011.
Cosa sono esattamente le radiazioni del cellulare, quali dispositivi le emettono e con quale intensità? E qual è il modo migliore di proteggervi se avete preoccupazioni al riguardo? Ecco alcune risposte e dei consigli.
Misurare le radiazioni del cellulare
Le persone sono esposte a diversi tipi di radiazioni nella vita quotidiana: solari, terrestri, cosmiche e dei dispositivi tecnici. I cellulari trasmettono e ricevono dati tramite radiazioni elettromagnetiche. Ciò che conta è sapere quante di queste radiazioni vengono assorbite dal corpo umano.
Per misurare le radiazioni emesse dai cellulari, è stato introdotto come standard il cosiddetto tasso di assorbimento specifico, in breve SAR, che indica quanta energia (in watt) viene assorbita dall’essere umano per chilogrammo di tessuto corporeo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS ha fissato a 2 watt per chilogrammo il valore limite SAR. Un dispositivo può quindi emettere al massimo una quantità di radiazioni pari a 2 watt di energia per chilogrammo di peso corporeo assorbibili dal corpo umano.
I cellulari emettono radiazioni in modo intelligente
L’intensità di trasmissione e i tempi di attività di un dispositivo dipendono da diversi fattori. Durante la trasmissione di dati, i cellulari più recenti emettono molte meno radiazioni rispetto ai modelli precedenti. Per spiegare ancora meglio questo sviluppo, è come se oggi un’auto consumasse un solo decilitro di benzina per 100 km. Inoltre, i nuovi dispositivi trasmettono solo con la potenza assolutamente necessaria, a seconda della quantità di dati e della ricezione. Di conseguenza, la radiazione effettiva è solitamente molto al di sotto del valore limite.
La telefonia audio e video genera più dati dei messaggi di testo e quindi più radiazioni. Ma anche la qualità della ricezione è determinante: la potenza con cui il dispositivo trasmette, e di conseguenza la quantità di radiazioni emesse, aumenta se la copertura di rete non è buona.
Ecco come ridurre le radiazioni del cellulare
Numerosi studi hanno indagato gli effetti delle radiazioni elettromagnetiche sulla salute ma finora non è emersa alcuna prova risolutiva. Ciò nonostante, è sempre meglio prevenire che curare. Ecco pertanto alcuni consigli su come ridurre le radiazioni.
1. Nuovi cellulari preferibili ai dispositivi GSM/2G
A differenza dei nuovi cellulari, l’intensità delle radiazioni nei vecchi dispositivi GSM o 2G è indipendente dalla quantità di dati trasmessa. Quindi, si consiglia di passare quanto prima a un modello recente.
2. Telefonare in viva voce
Più il telefono è vicino al corpo, più alta è l’esposizione alle radiazioni. È quindi consigliabile utilizzare una cuffia o gli auricolari per telefonate più lunghe. In questo modo l’assorbimento di emissioni si riduce di cento volte e più.
3. Telefonare dove c’è una buona copertura di rete
Forse avete già notato che la batteria si scarica più velocemente quando il segnale di rete è scarso. Il cellulare infatti lavora più intensamente per garantire lo scambio di dati, e di conseguenza emette più radiazioni. Pertanto, migliore è la connessione a un’antenna di telefonia mobile, minori sono le radiazioni emesse dallo smartphone.
Ma parlando di antenne, come stanno effettivamente le cose? Le antenne di telefonia mobile trasmettono informazioni tramite campi elettromagnetici. È stato dimostrato che in media il 90% delle radiazioni assorbite dalle persone proviene dal proprio telefono cellulare. Le radiazioni emesse dalle antenne di telefonia mobile rappresentano solo una parte del restante 10% e sono quindi molto basse.
4. Non tenere il cellulare in camera da letto
Qual è l’ultima cosa che fate quando siete a letto e la prima che fate al risveglio? Probabilmente date uno sguardo allo smartphone. Concedetevi una pausa dal mondo esterno e, almeno di notte, lasciate il cellulare in salotto.
5. Scegliere il dispositivo giusto
Il valore SAR di un nuovo dispositivo è indicato nei dettagli del prodotto. Se avete dubbi su quale modello scegliere, questo criterio può aiutarvi a decidere. Naturalmente, tutti i dispositivi rispettano il limite SAR di 2 W/kg. Ma ci sono grandi differenze tra loro.
6. Evitare gli inutili adesivi anti-radiazioni
Esistono graziosi adesivi per lo smartphone che promettono protezione dall’elettrosmog. Nel migliore dei casi, tuttavia, non hanno alcun effetto, nel peggiore schermano le onde e quindi aumentano la potenza di trasmissione del cellulare. Risultato: aumentano anche le radiazioni.
7. Telefonare in treno nel modo giusto
Per telefonate più lunghe in treno, si consiglia di sedersi in un vagone moderno dotato dei cosiddetti ripetitori che recepiscono i segnali deboli con bassa potenza di trasmissione e li ritrasmettono in modo ottimale. Così il vostro smartphone non deve aumentare l’intensità di trasmissione, il che significherebbe maggiori radiazioni.
Prevenire è meglio che curare
Essendo il principale operatore di telefonia mobile in Svizzera, Swisscom si occupa approfonditamente dei potenziali effetti della telefonia mobile sulla salute. Sostiene la ricerca in materia e vi partecipa attivamente, svolge attività di informazione e prevenzione e, naturalmente, rispetta tutti i valori limite. Maggiori informazioni sull’argomento sono disponibili qui.
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