(Cover) - IT Fitness & Wellbeing - Un consumo moderato d’alcol contribuisce a tenere a bada malattie come l’Alzheimer e la demenza senile. Lo riporta uno studio effettuato presso la University of California di San Diego, che ha coinvolto circa mille partecipanti tra uomini e donne (di razza bianca e di classe media), esplorando il legame tra il consumo d’alcol nella loro vita adulta e un declino cognitivo in età avanzata. I partecipanti sono stati sottoposti a un test di valutazione chiamato Mini Mental State Examination, ripetuto ogni quattro anni.
Secondo i risultati, tra i partecipanti dagli 85 anni in su, quelli che consumavano alcol ad un livello moderato, dai 5 ai 7 giorni alla settimana, possedevano il doppio delle probabilità di essere in salute dal punto di vista cognitivo rispetto a coloro che non bevevano.
«Questo studio è unico», esordisce la dottoressa Linda McEvoy. «Abbiamo considerato la salute mentale di uomini e donne in un’età avanzata e scoperto che il consumo d’alcol, sebbene non sia associato ad una riduzione della mortalità, è connesso ad una più alta probabilità di rimanere in salute dal punto di vista cognitivo durante la vecchiaia».
Per «moderato» gli scienziati intendono un consumo pari ad una bevanda alcolica al giorno per le donne di tutte le età e per gli uomini over 65; due bevande, invece, per gli uomini adulti che non hanno ancora raggiunto quella soglia di età. Un consumo «pesante», invece, è pari a tre alcolici al giorno per i primi, e 4 bevande alcoliche per gli ultimi. Qualsiasi consumo superi queste linee guida è considerato un apporto alcolico eccessivo.
«Il nostro studio dimostra che un consumo di alcol moderato può far parte di uno stile di vita salutare, mirato a mantenere il benessere cognitivo anche in età avanzata», ha spiegato la co-autrice della ricerca Erin Richard.
«Tuttavia, noi non stiamo raccomandando alle persone di bere alcol: alcuni individui hanno problemi di salute che tendono a peggiorare con l’alcol, altri non riescono a limitare il proprio consumo a uno o due bicchieri al giorno. Per queste persone bere può avere conseguenze molto negative».
La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Journal of Alzheimer's Disease.
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