Digitale & Lifestyle Caffè in gravidanza: pericolo obesità nei bambini

Secondo un nuovo studio, bere uno o due espressi al giorno contribuisce ad aumentare il rischio della malattia.

Le donne che bevono caffè durante i nove mesi di gravidanza aumentano le probabilità di una futura condizione di sovrappeso o obesità per il loro bimbo.

I ricercatori dell’università Sahlgrenska Academy, in Svezia, hanno analizzato i dati di 50mila donne incinte, partecipanti allo studio Norwegian Mother and Child Cohort Study (MoBa), scoprendo che per i bambini nati da mamme che consumavano caffeina durante la gravidanza, il rischio di sviluppare un grave problema di peso era maggiore rispetto agli altri.

Anche se non è del tutto chiaro se la caffeina si trovi in rapporto di causa-effetto diretto con lo sviluppo dell’obesità, la forte associazione tra i due elementi ha convinto il team ad esplorare tale possibilità.

«Possono esserci delle buone ragioni per aumentare il limite dell’apporto massimo di caffeina raccomandata al giorno», ha dichiarato la dottoressa Verena Sengpiel, professoressa associata di ostetrica e ginecologia presso l’università. «Del resto, la caffeina non è una medicina che abbiamo bisogno di prendere!».

Secondo i risultati, il numero di bambini sovrappeso o affetti da obesità infantile entro l’età di 5 anni è del 5% maggiore nel gruppo delle mamme con il più alto consumo di caffè, rispetto a quelle con il consumo più basso.

«Nei Paesi nordici, il caffè è la fonte di caffeina primaria, mentre in Inghilterra, per esempio, l’apporto maggiore proviene dal tè», ha aggiunto la dottoressa Sengpiel.

«Se prendiamo in considerazione le mamme nella fascia di età più giovane, la caffeina arriva dalle bibite energetiche. Abbiamo incluso fonti diverse nello studio per trovare un’associazione simile tra il consumo di caffeina proveniente dalle varie fonti e l’obesità infantile».

Secondo la National Food Agency svedese, le donne incinte dovrebbero limitarsi a consumare un massimo di 300 milligrammi di caffeina al dì, cioè l’equivalente di circa 3 tazzine di caffè o 6 tazze di tè classico.

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica BMJ Open journal.