Digitale & Lifestyle Camminare o passeggiare? Ecco la differenza

Uscire a piedi con una meta da raggiungere è più benefico di una semplice passeggiata, dicono gli scienziati.

Fare una passeggiata fa bene alla salute, ma camminare con un obiettivo è perfino meglio. Lo riportano i ricercatori della Ohio State University Knowlton School of Architecture, secondo cui le persone che camminano con in mente un luogo da raggiungere, per esempio l’ufficio o il posto di lavoro, camminano più in fretta di chi passeggia senza meta, ottenendo dunque più risultati positivi sulla salute.

Il team ha preso in esame oltre 125.000 individui di un'età compresa tra i 18 e i 64 anni, chiedendo loro di calcolare il tempo impiegato per arrivare, a piedi, da casa al lavoro, da casa al supermarket, e da casa ad altri luoghi per svolgere attività ricreative.

I ricercatori hanno rilevato che i partecipanti che camminavano da casa al lavoro, in media, andavano a circa 4.34 km all’ora, una velocità superiore rispetto a quella di chi camminava per altre ragioni, come fare una passeggiata dopo cena.

Sempre secondo i risultati, camminare 10 minuti in più verso il posto di lavoro aumentava del 6% le probabilità di godere di una salute migliore.

«Pensavamo che la differenza non sarebbe stata significativa, perché camminare è camminare», spiega la professoressa Gulsah Akar, dell'università. «E tutti i modi di camminare sono benefici, è vero. Ma camminare con uno scopo ha un effetto ancora più positivo sulla nostra salute».

La Akar incoraggia tutti a lasciare la macchina a casa, evitare di prendere il bus, ed uscire un po' prima, a piedi, per raggiungere l’ufficio in tempo.

«Ciò significa che andare in palestra o a fare altri sport non è l'unico modo di fare esercizi. Camminare è un’opportunità per aggiungere altri minuti di attività nelle nostre giornate, in modo semplice», ha concluso la dottoressa.