Digitale & Lifestyle Come vivere più a lungo? Smettiamo di fumare e restiamo socievoli

CoverMedia

9.7.2020 - 16:08

Happy senior couple playing cards and taking a selfie with daughter at home

When: 06 Nov 2017
Credit: zerocreatives/Westend61/Cover Images
Happy senior couple playing cards and taking a selfie with daughter at home When: 06 Nov 2017 Credit: zerocreatives/Westend61/Cover Images
Source: zerocreatives/Westend61/Cover Im

Gli scienziati rivelano il segreto per una vita lunga e priva di malattie.

Smettere di fumare ed essere socievoli è la chiave per vivere meglio e il più a lungo possibile.

Lo dicono i ricercatori della University of Otago, a seguito di un'analisi effettuata in Nuova Zelanda, incentrata su un gruppo di centenari.

Il segreto della loro longevità, secondo i risultati, era proprio quello di evitare il fumo e restare in buona compagnia il più tempo possibile.

«Scegliere di non fumare ed impegnarsi a mantenere contatti sociali è il miglior investimento che una persona può fare quando si avanza con l’età», ha dichiarato Yoram Barak, professore associato presso l'università.

Il team ha analizzato i dati relativi a circa 300 individui di 100 anni o più che non soffrivano di nessuna malattia cronica, come diabete, depressione, demenza o ipertensione.

I ricercatori hanno studiato anche 100mila persone over 60 che vivevano nelle loro case e non in residenze private.

Secondo i risultati, l’impegno di mantenere una vita sociale ha avuto effetti simili in entrambi i gruppi, e il rischio di depressione e diabete calava ancora di più per gli over 80 che continuavano a mantenere contatti ed amicizie. Inoltre, i partecipanti che rimanevano più attivi fisicamente correvano un rischio inferiore di sviluppare una malattia come la demenza rispetto ai più sedentari. Le donne, inoltre, avevano più probabilità di vivere più a lungo degli uomini.

«L’aspettativa di vita per le donne è più lunga, dunque è più probabile che vengano scelte per rappresentare gli studi sugli individui centenari», continua Barak. «Tuttavia, gli uomini che raggiungono i 100, hanno più probabilità di arrivarci senza le più comuni malattie».

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