Digitale & Lifestyle Covid-19: gli uomini che si preoccupano meno sono più a rischio

CoverMedia

17.6.2020 - 16:09

Close-up of woman holding senior man's hand leaning on cane

When: 21 Feb 2018
Credit: Uwe Umstätter/Westend61/Cover Images
Close-up of woman holding senior man's hand leaning on cane When: 21 Feb 2018 Credit: Uwe Umstätter/Westend61/Cover Images
Source: Uwe Umstätter/Westend61/Cover I

Le probabilità di contagio sono più alte per l’universo maschile, in particolare per gli individui meno cauti.

«Don’t worry, be happy» non è un motto che funziona nell’epoca del coronavirus. Tempo fa le statistiche hanno rilevato che gli uomini di una certa età sono più esposti al rischio di sviluppare il coronavirus. Ma di recente, un team della Georgia State University, USA, ha rilevato anche che le generazioni di anziani che non si preoccupano abbastanza e non prestano particolare attenzione alle misure di sicurezza, corrono un maggiore rischio di contagio del Covid-19, rivelatosi negli ultimi mesi potenzialmente letale.

I ricercatori hanno monitorato i comportamenti di oltre 300 adulti tra i 18 e gli 81 anni nel periodo verso la fine di marzo, quando la maggior parte dei governi mondiali aveva già imposto il lockdown ai loro cittadini.

I questionari degli scienziati americani miravano a valutare la percezione della gravità del coronavirus nei partecipanti, tanti dei quali ritenevano che la gente stesse «esagerando» in risposta alla pandemia. Nei test anche la frequenza con cui i volontari lavavano le mani, praticavano il distanziamento sociale e l’autoisolamento.

«Gli adulti più anziani non solo manifestano meno emozioni negative nella loro quotidianità, ma anche meno preoccupazione e meno sintomi del PTSD (disturbo da stress post-traumatico, ndr) a seguito di disastri naturali», ha spiegato Sarah Barber, leader dello studio. «In circostanze normali, non preoccuparsi troppo è una cosa positiva: la vita di tutti i giorni è probabilmente più felice se ci preoccupiamo meno. Però, se parliamo di Covid-19, temiamo che preoccuparsi poco possa tradursi in un comportamento di protezione minore».

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Journals of Gerontology.

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