Digitale & Lifestyle Dieta vegetariana: benefica come quella mediterranea

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6.3.2018 - 16:10

Source: Covermedia

Le due diete si equivalgono secondo un nuovo studio sulla perdita di grasso corporeo.

Gli effetti positivi sulla nostra salute della dieta mediterranea e del vegetarianismo sono simili al livello della prevenzione delle malattie cardiovascolari. Una ricerca condotta presso l’Università degli Studi di Firenze e l’Azienda ospedaliero-universitaria di Careggi, in Toscana, indica infatti che le due alimentazioni presentano gli stessi benefici contro alcuni fattori di rischio come l’aumento del colesterolo e il livello di adiposità, entrambi altamente nocivi per la salute del cuore. In altre parole, una dieta che prevede l’eliminazione della carne e del pesce offre gli stessi benefici di una in cui il pesce e le carni bianche sono alimenti predominanti.

I ricercatori hanno analizzato 107 individui in salute ma sovrappeso, di un’età compresa tra i 18 e i 75 anni, a cui è stato chiesto di intraprendere una delle due diete in esame, entrambe a basso apporto calorico. Dopo tre mesi i partecipanti sono passati all’altra dieta, per altri tre mesi di osservazione.

In media, tutti gli individui hanno perso circa 1.3 chilogrammi di grasso corporeo, e quasi due chili di peso totale. La dieta vegetariana, tuttavia, si è rivelata più efficace nella riduzione del colesterolo «cattivo» (LDL ), mentre quella mediterranea ha offerto un maggiore beneficio per il calo dei trigliceridi, un tipo di grassi nel sangue strettamente associati al rischio di infarti e ictus.

«Il messaggio di questo studio è che la dieta ovo-lacto-vegetariana (che include latte vaccino e formaggio, ndr) può aiutare i pazienti a ridurre il rischio di un problema cardiovascolare proprio come la dieta mediterranea», ha spiegato il leader dello studio e professore di nutrizione clinica Francesco Sofi. «La gente ha più di una sola opzione quando si tratta di mangiare sano».

Entrambe le alimentazioni si basano su una buona dose quotidiana di frutta e verdura, legumi, cibi integrali e frutta secca.

«Concentriamoci sulla varietà e sulle giuste porzioni», ha dichiarato la dottoressa Cheryl A. M. Anderson, esperta di medicina preventiva presso l’Università della California, a San Diego. «Limitiamo invece l’apporto energetico che proviene dai grassi saturi».

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