Digitale & Lifestyle Dieta vegetariana o medicine: la scelta è nostra

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8.5.2018 - 16:10

Source: Covermedia

Secondo un nuovo studio, un terzo dei casi di morte prematura può essere eliminato grazie a questa sana alimentazione.

I benefici di tagliare carne e pesce dalle nostre diete sembrano essere sempre più numerosi. Secondo Walter Willett, professore di epidemiologia presso la Harvard Medical School, le persone vegetariane corrono un rischio nettamente inferiore di morire prematuramente rispetto a quelle onnivore.

«Abbiamo fatto dei calcoli circa la questione relativa alla riduzione della mortalità attraverso una dieta più sana, bilanciata, ma non necessariamente vegana: secondo i nostri risultati, è possibile prevenire un terzo dei casi di morte prematura», ha spiegato l’esperto. «All’inizio delle analisi, abbiamo visto che una dieta sana è associata alla riduzione di praticamente qualsiasi rischio; la cosa non ci sorprende, dato che tutto il nostro organismo è connesso dagli stessi meccanismi di base».

Anche il dottor David Jenkins, della University of Toronto, Canada, non ha dubbi sui benefici del vegetarianismo, sempre più diffuso nella cultura culinaria occidentale. Insieme al suo team, Jenkins ha condotto un esperimento su un gruppo di gorilla, sottoposto a due settimane di dieta vegetariana. Secondo i risultati, i possenti animali hanno avuto un calo del colesterolo del 35%. Lo stesso effetto si ottiene con l’assunzione di statine, farmaci che mantengono a bada il colesterolo e, di conseguenza, tante malattie del cuore.

«Diciamo che avete la possibilità di scegliere: potete cambiare la dieta a scopi terapeutici, oppure assumere statine. Sono due le cose: la dieta o le medicine», spiega il dottor Jenkins.

Per Neal Barnard, professore presso la George Washington University School of Medicine and Health Sciences di Washington, D.C, e presidente della commissione Responsible Medicine, i benefici aumentano ulteriormente se la dieta diventa vegana.

«Una dieta completamente vegana, povera di grassi, è la migliore che io abbia mai visto», assicura Barnard.

Professor Willett ha presentato la ricerca alla fine dello scorso aprile, durante la quarta edizione della conferenza Unite to Cure, nella Città del Vaticano.

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