Digitale & Lifestyle Fast fashion: il 90 percento dei lavoratori non arriva a fine mese

CoverMedia

25.2.2019 - 13:10

Source: Covermedia

Il capo di Oxfam Australia, Helen Szoke, richiama i grandi marchi per aver «fallito nel garantire il salario minimo» ai dipendenti.

Lavorare nelle catene fast fashion? Tanto stress, poco salario.

Secondo un nuovo rapporto Oxfam molte delle donne che lavorano per i fast-fashion australiani fra cui Big W, Kmart, Target e Cotton On guadagnano appena 45 centesimi l’ora.

Per stilare il report l'organizzazione ha parlato con 470 lavoratrici in Bangladesh e Vietnam, scoprendo che il 100% delle donne in Bangladesh e il 74% di quelle in Vietnam non arrivano a fine mese.

I salari sotto il minimo garantito hanno portato le dipendenti a saltare i pasti e a non essere in grado di permettersi cure mediche sufficienti.

«Con questo salario le donne non riescono a farsi curare quando si ammalano, non possono permettersi di mandare i figli a scuola e tantomeno cibo sul tavolo», ha dichiarato il capo di Oxfam Australia, Helen Szoke, in una nota.

«Questi sono solo alcuni degli aspetti più eclatanti causati dalle catene fast fashion, che hanno completamente fallito nel garantire il salario minimo ai propri dipendenti».

Il rapporto evidenzia inoltre la disperazione dei lavoratori della moda veloce, la cui sicurezza finanziaria a lungo termine è spesso compromessa per una soluzione a breve termine.

Cotton On, Kmart, Target e City Chic hanno recentemente annunciato nuovi piani di sussistenza per i lavoratori nelle loro catene di approvvigionamento.

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