Lifestyle Genitori: cibo solido troppo presto ai bambini

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16.1.2018 - 16:12

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Secondo una nuova ricerca, lo svezzamento di tantissimi neonati avviene anzitempo.

Gli studiosi presso i Centri USA per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC) invitano i genitori di non anticipare l’introduzione dei cibi solidi nell’alimentazione dei loro figli. Secondo un nuovo studio, infatti, il passaggio dal latte materno ad altri tipi di latte ed alimenti solidi avviene troppo presto: dai dati ricavati dalla statistica National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES), che ha coinvolto 1.500 bambini negli USA di un’età compresa tra 6 e 36 mesi, risulta che solo un terzo di essi riceve lo svezzamento dopo il compimento del sesto mese di vita, come raccomandato dalle linee guida degli organismi internazionali, tra cui l’OMS e la Direttiva UE.

Il 16% dei bimbi invece mangia cibo solido già a 4 mesi; il 38% a 5 mesi. Ancora, il 12.9% riceve questo genere di pasti solidi dopo il settimo mese.

«Dare ai bambini del cibo complementare anzitempo può causare loro di escludere l’apporto di importanti sostanze nutritive che provengono dal latte materno o dalle formule per neonati», ha spiegato l’esperta a capo dello studio Chloe M. Barrera. «Ma anche introdurre il cibo solido troppo tardi può essere associato a deficit di micronutrienti, allergie e alimentazioni sbagliate più avanti nella vita».

Secondo il team, i bambini tendenzialmente più a rischio di incappare in questi problemi sono quelli che non sono mai stati allattati, o che hanno ricevuto il latte materno per soli o meno di 4 mesi.

Il team tiene a sottolineare che nelle raccomandazioni dei nutrizionisti e dei pediatri, nel corso degli ultimi 60 anni, vi sono stati enormi cambiamenti: basti pensare che nel 1958, le linee guida suggerivano l’introduzione del cibo solido al terzo mese di vita del neonato.

Attualmente, il Department of Agriculture (USDA) e il Department of Health and Human Services (HHS) degli Stati Uniti stanno sviluppando le prime linee guida alimentari federali per i bambini sotto i due anni: verranno rese pubbliche nel 2020.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati nella rivista scientifica Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics.

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