Digitale & Lifestyle Giornate buie e corte: l’impatto sull’umore è reale?

CoverMedia

26.10.2020 - 16:08

Smiling woman on a farm standing at wooden boxes holding dog

When: 29 Jan 2018
Credit: Peter Scholl/Westend61/Cover Images
Smiling woman on a farm standing at wooden boxes holding dog When: 29 Jan 2018 Credit: Peter Scholl/Westend61/Cover Images
Source: Peter Scholl/Westend61/Cover Ima

Una nuova ricerca esplora il cambio di stagione in relazione al nostro stato d’animo.

L’autunno preannuncia il freddo dell’inverno, con le sue giornate più corte e buie. Ma non è detto che il nostro umore ne venga influenzato.

Secondo un nuovo studio condotto presso l’Università di Groningen, nei Paesi Bassi, la depressione causata da queste specifiche condizioni climatiche non dovrebbe colpirci più di tanto, a meno che non soffriamo di nevroticismo. Stati d’ansia, preoccupazione, frustrazione, invidia, rabbia, senso di colpa e di solitudine sono sensazioni legate a questa condizione.

Il team ha analizzato i dati di oltre 5mila individui in diversi momenti dell’anno: solo le persone con una disposizione nevrotica riportavano di sentire un grave cambiamento dell’umore verso la fine dell’estate.

«I nostri risultati non sostengono la comune e diffusa concezione secondo cui le stagioni influenzano pesantemente il nostro umore», ha spiegato dottor Wim Winthorst al Times. «Un'altra spiegazione può essere che l’inverno funga da fattore di stress, innescando un aumento delle sensazioni negative e degli altri sintomi depressivi. Abbiamo rilevato una considerevole sovrapposizione tra i disturbi dell’umore e la depressione nevrotica».

Gli esperti parlano di disturbo affettivo stagionale (SAD) per indicare un disturbo dell'umore nel quale individui con una condizione di buona salute mentale per la maggior parte dell'anno sviluppano sintomi depressivi in estate o in inverno.

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica PLOS One.

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