Digitale & Lifestyle Immunoterapia per l’allergia alle arachidi: «Protegge ma non cura»

CoverMedia

11.11.2019 - 16:09

Bowl of salted peanuts and peanuts in shell

When: 27 Nov 2017
Credit: Dieter Heinemann/Westend61/Cover Images
Bowl of salted peanuts and peanuts in shell When: 27 Nov 2017 Credit: Dieter Heinemann/Westend61/Cover Images
Source: Dieter Heinemann/Westend61/Cover

Ad oggi non esiste un trattamento efficace per chi soffre di questa allergia.

L’immunoterapia contro le allergie, e in particolare quella alle arachidi, funziona, ma solo nella protezione da questa condizione (potenzialmente fatale) e non come cura, dicono i ricercatori dell’università britannica King's College London.

Negli ultimi anni la ricerca ha progredito tanto, e gli scienziati hanno sviluppato dei trattamenti come l’immunoterapia orale (POIT), mirata a ridurre la sensibilità del paziente a questo frutto secco, di modo che possa tollerarne piccole quantità senza sviluppare i sintomi dell’allergia.

«C'è bisogno di trattamenti definitivi per le allergie alle arachidi e ad altri alimenti», ha dichiarato la dottoressa Alexandra Santos, leader dello studio. «Attualmente l’immunoterapia orale è l'unico trattamento disponibile che possiamo offrire alle persone che soffrono di questa allergia, e la maggior parte delle somministrazioni avviene attraverso test clinici, poiché la POIT non è ancora disponibile nel sistema sanitario nazionale (NHS) britannico. Esistono diverse forme di immunoterapia che ci consentono di rendere i pazienti allergici meno sensibili alle arachidi – seppure in gradi differenti – e possono dunque proteggerli dall’esposizione accidentale, ma questi individui restano comunque allergici».

Il team della dottoressa Santos intende ora esplorare più a fondo i risultati ottenuti con ricerche da effettuare su più vasti gruppi di pazienti.

«Questa immunoterapia orale può conferire una certa protezione all’esposizione accidentale alle arachidi», ribadisce l’esperta. «Tuttavia, possiamo ancora vedere che le cellule restano reattive, proprio come prima, e questo conferma che i pazienti sono ancora allergici e devono continuare con il loro regime di POIT per mantenere il livello di protezione alto».

L’allergia alle arachidi è raddoppiata negli ultimi vent'anni e nel Regno Unito colpisce circa un bambino su 50.

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica The Journal of Allergy and Clinical Immunology.

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