Enologia e territorio In Ticino si brinda con «Tre bicchieri»: premiati due vini del territorio

Barbara Burzi

18.9.2018

Cresce la qualità dei vini ticinesi nel panorama vinicolo internazionale: due etichette del territorio si aggiudicano il punteggio massimo sulla guida enogastronomica del Gambero Rosso 2019.

Dai grappoli ticinesi nascono vini capaci di farsi apprezzare anche sui mercati internazionali. I grandi intenditori si erano già accorti da un po' delle potenzialità vitivinicole del territorio, ma adesso arriva il riconoscimento ufficiale: sono due le etichette del cantone premiate con i «Tre bicchieri», la valutazione massima, quella assegnata ai vini ritenuti eccellenti secondo il giudizio della guida dei Vini d'Italia 2019 del Gambero Rosso.

«Al secondo anno dopo il “rientro” in Guida il Ticino ben si destreggia nel mondo vitivinicolo– si legge nella pubblicazione - Nell’ultimo decennio questo fazzoletto di terra a ridosso le Alpi si sta davvero consolidando a livello qualitativo, e il Merlot, principe di questa regione, ha davvero trovato una seconda patria. I viticoltori lo sanno bene e hanno imparato a giocare con tutte le sue espressioni, anche vinificato in bianco, con ottimi risultati».

I premiati con i  «Tre bicchieri»

Le etichette premiate sono Vinattieri ’15, che «con la sua estrema eleganza non teme rivali» e Il Castanar 2013 della tenuta Roberto e Andrea Ferrari: un vino, dicono gli organizzatori, dall' «assaggio indimenticabile».  «Sono molto soddisfatto di questo riconoscimento», commenta Andrea Ferrari che conquista i Tre Bicchieri per la prima volta.  «Non è un traguardo -  dice -  ma un punto di partenza: l'occasione per farci conoscere a livello internazionale, non solo come azienda ma anche come territorio». La tenuta Zanini Vinattieri ottiene la valutazione più alta per il secondo anno consecutivo. «Finalmente  l'Italia comincia a capire che anche il Ticino è un territorio vocato alla vitivinicoltura di qualità - afferma Luigi Zanini -   è arrivato il momento di far sapere a tutti che la nostra regione non teme confronti con altri Merlot del mondo»

Annata 2018, che vino sarà?

Il premio arriva proprio mentre la vendemmia 2018 è nel pieno della sua attività in un'annata che ha tutte le caratteristiche per essere ricordata, benché, si sa, un vino si giudica quando arriva al bicchiere. È presto dunque per dire come sarà il vino di quest'anno, ma le previsioni lasciano ben sperare. «In termini quantitativi siamo su livelli leggermente inferiori allo scorso anno ma nella media dell'ultimo decennio» dice Andrea Conconi, direttore di Ticinowine e dell’Interprofessione della Vite e del Vino ticinese (IVVT) aggiungendo che «come qualità siamo vicini alle grandi annate del 2015 e del 2017, questo significa, se così fosse, che avremo sulle tavole un vino elegante, fresco e fruttato».  «I vini opulenti e pesanti non vanno più di moda - spiega -  oggi si ricerca la finezza e, in questo, il nostro Merlot è favorito, grazie alla sua grande versatilità e a un microclima ideale».

«Avremo in tavola un vino elegante, fresco e fruttato»

Conconi sottolinea che «quello del viticoltore è un gran bel mestiere, ma è in balia degli eventi atmosferici: se adesso dovesse arrivare una forte grandinata non farebbe certo del bene». «Quest'anno le condizioni metereologiche hanno aiutato il Ticino - continua– la pioggia non è mai mancata, nonostante abbiamo avuto giornate calde e secche con temperature sopra i 30 gradi che hanno impedito il diffondersi della drosophila, un insetto che attacca in modo particolare i frutti a bacca rossa».

Lavorare in vigna

La vendemmia è anche una buona occasione di lavoro stagionale per l'autunno e le domande di impiego non si fanno certo attendere, specie da parte di studenti che vogliono fare un'esperienza di lavoro in questo settore.  «Non solo nella vigna, ma in tutte le aree della filiera vitivinicola» dichiara Conconi aggiungendo che per le candidature spontanee si è fuori tempo massimo, in quanto i produttori fanno in modo di reperire il personale necessario già in agosto in modo da essere al completo per l'inizio della raccolta.

«Facendo un calcolo molto approssimativo si può ipotizzare che in queste settimane siano coinvolte nelle vigne e nella vinificazione circa 20mila persone, a cui si aggiungono continue richieste che riceviamo anche tramite email. Il nostro consiglio è di contattare direttamente i viticoltori, che sono circa 2.700 di cui settanta aziende strutturate che producono vino in maniera professionale. Si può scaricare l'elenco sul sito dell'associazione».

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