Digitale & Lifestyle Latte materno: i benefici durano tutta la vita

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6.6.2019 - 16:09

Motherbreast feeding her baby son

When: 08 Feb 2013
Motherbreast feeding her baby son When: 08 Feb 2013
Source: Covermedia

Secondo una nuova ricerca, l’allattamento può offrire un’immunità che va ben oltre la fase iniziale della vita di un bambino.

Il nutrimento del neonato attraverso il latte materno presenta benefici durevoli, non solo per i primi anni di vita del piccolo, ma anche quelli da adulto. Secondo i ricercatori dell’Università di Birmingham, infatti, l’allattamento offre al neonato una protezione continua contro le infezioni e le malattie, grazie a delle proteine presenti nel latte che vengono passate dalla madre al bambino, e che neutralizzerebbero i batteri e i virus per l’intero corso della sua vita.

«Il trasferimento di questa immunità da madre a figlio attraverso l’allattamento è una fonte di protezione molto importante contro le infezioni nel corso delle prime fasi della vita», ha spiegato il leader dello studio, dottor William Hornsell, dell’università britannica. «Ma questa ricerca è la prima a dimostrare che un’infezione, avvenuta ancor prima dell’inizio della gravidanza, può trasferire al neonato un’immunità a livello cellulare in grado di durare tutto il corso della sua vita».

L’esperimento dei ricercatori inglesi, condotto su un campione di ratti, indica che la protezione data dal trasferimento di cellule immuni dalla madre alla prole era completamente indipendente dalla presenza di anticorpi. Le cavie appena nate, inoltre, che venivano allattate da madri con un’infezione precedente alla gravidanza, acquisivano l’immunità verso la stessa.

«Lo studio dimostra che l’esposizione ad un’infezione precedente alla gravidanza può portare la madre a trasferire dei significativi benefici alla sua prole in termini di immunità», ha continuato dottor Horsnell. «Questi risultati sono notevoli e vanno ad aggiungersi ad una nuova dimensione scientifica, nella comprensione di come una madre possa influenzare la nostra salute».

La ricerca è stata pubblicata nper intero ella rivista scientifica Science Advances.

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