Digitale & Lifestyle Latte vegetale o vaccino? Gli esperti parlano chiaro

CoverMedia

30.8.2018 - 16:10

Source: Covermedia

Ecco un motivo in più per scegliere un prodotto della natura al posto di uno animale.

Sempre più persone preferiscono il latte di soia (o di mandorla, avena, farro, cocco, ecc.…) a quello intero, scremato o parzialmente scremato che proviene dalle vacche. Anche per questo, lo scorso 22 agosto si è celebrato il World Plant Milk Day, la giornata mondiale del latte vegetale, sempre più popolare sia in casa che nei bar. E non solo tra i vegani e i vegetariani.

Come spiega l’esperto Jimmy Pierson, direttore di ProVeg UK, si tratta di una scelta salutare per tutti.

«Il latte che deriva dalle piante è generalmente fatto con frutta secca, semi o cereali combinati con acqua», spiega Pierson a Cover Media. «Il latte di avena, per esempio, è tipicamente composto di avena e acqua. Solo questi due ingredienti! Ma esistono tantissimi latti vegetali in commercio, e sono ora più accessibili che mai. Di soia, mandorla, avena, cocco, canapa, anacardi, nocciole, noccioline e tanti, tanti altri!».

E se il potenziale deficit di calcio vi preoccupa, il problema non sussiste: la maggior parte dei latti vegetali è difatti «fortificato» con vitamine e minerali, tra cui solitamente vi sono calcio, vitamina D, vitamina B12 e vitamina E.

Secondo Pierson, infatti, la convinzione che il latte vaccino sia la migliore fonte di calcio è del tutto falsa.

«Certo che abbiamo bisogno di calcio in una dieta sana, assolutamente», continua. «Ma il calcio viene integrato nella maggior parte dei latti a base di piante, e si trova anche in grandi quantità in altre risorse di origine vegetale come le verdure verdi, le mandorle e il tofu, tutti prodotti che vantano un’elevata capacità di assorbimento. Tutto ciò che si può ricavare dal latte vaccino, a livello nutrizionale, si può ottenere da fonti vegetali, e più umane».

La prossima volta che andiamo a comprare il latte, pensiamo ai seguenti punti.

1.Una pelle migliore

Chi soffre d’acne trarrà incredibili benefici da questo cambiamento. Il latte vegetale non contiene ormoni, al contrario di quello vaccino, ed è l’ideale per chi soffre di allergie o ha la pelle sensibile.

2.Per digerire meglio

Il 65% della popolazione mondiale è intollerante al lattosio. Questo significa che non sono in grado di produrre lattosio, che serve per digerire gli zuccheri del lattosio nel latte vaccino. Tra i sintomi ci sono problemi di digestione, gonfiore, diarrea, crampi e vomiti.

3.Migliorare il livello di salute generale

Il latte vegetale contiene un livello di grassi e colesterolo praticamente pari a zero, e molti meno zuccheri del latte vaccino. In più ha fibre e proteine, ed è fortificato con vitamine e minerali essenziali.

4.Per l’ambiente

«Non consumare latticini è il cambiamento alimentare più efficace per proteggere il futuro del nostro pianeta», aggiunge l’esperto. «In termini di consumo d’acqua, sono necessari circa 1.020 litri d’acqua per produrre un solo litro di latte vaccino, mentre sono sufficienti 297 litri per la stessa quantità di latte di soia. Per gli altri tipi di latte, come il latte d’avena, ne servono persino meno».

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