Artigianato svizzero Magica inventiva e arte del vasaio: qui il boccalino viene ancora dipinto a mano

Nicolai Morawitz

7.1.2019

Lui plasma l’argilla, lei dipinge. Raffaella e Gianluigi Costa sono una coppia ben assortita.
Lui plasma l’argilla, lei dipinge. Raffaella e Gianluigi Costa sono una coppia ben assortita.
Bluewin/mn

È un emblema del Canton Ticino, come la polenta, la pasta e il merlot: il boccalino. A Gandria, sulle rive del Lago di Lugano la brocca per il vino, come molti altri recipienti, viene ancora dipinta a mano. «Bluewin» è andata a trovare il vasaio nel suo laboratorio.

Ceramica Gandria Italiano

Ceramica Gandria Italiano

07.01.2019

Ogni volta è come un piccolo miracolo, dice Raffaella Costa. Quando dipinge a mano un piatto o una brocca i colori dapprima appaiono un po' smorti. Ma dopo la cottura in forno a 1200 gradi, cambiano completamente.

Un intenso blu, giallo, marrone e beige illumina lo sguardo di chi osserva. Per Raffaella quello è uno dei momenti più belli del suo mestiere. Ripaga delle lunghe ore di paziente lavoro con il pennello. Insieme al marito Gianluigi fin dai primi anni ’80 realizza e dipinge oggetti di ceramica.

Entrambi si sono formati sui banchi dei corsi di ceramica di note scuole d’arte in Liguria. La passione per il loro lavoro artigianale è sempre viva nonostante le difficoltà, afferma Raffaella Costa. «C’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e il lavoro non è mai ripetitivo». Un vero privilegio.

Gianluigi Costa crede nella millenaria tradizione dell’arte dei vasai: «L’argilla non passerà mai di moda».
Gianluigi Costa crede nella millenaria tradizione dell’arte dei vasai: «L’argilla non passerà mai di moda».
Bluewin/mn

Una creazione per il papa

Nella cittadina ticinese di Gandria, non lontano dal confine con l’Italia, i coniugi Costa hanno il loro laboratorio; al piano terra c’è l’esposizione e lo spazio di vendita, sopra si lavora alla collezione in corso. Negli ultimi 30 anni hanno vissuto la fase del boom del turismo nel piccolo centro con i suoi stretti vicoli. E ora cominciano a percepire un graduale declino. Oggi riescono a sopravvivere soprattutto grazie a realizzazioni speciali e a una clientela affezionata.

Infatti inventano sempre nuovi motivi per forme consolidate oppure progettano decorazioni stagionali. «Abbiamo già potuto realizzare anche un calice per il papa», dichiara Costa con evidente orgoglio. Il contatto è arrivato grazie a un membro ticinese della Guardia Svizzera in Vaticano.

Ci vorrebbe un aiuto dall'alto?

Raffaella e Gianluigi Costa si sono costruiti la propria nicchia, ma lo sviluppo tecnologico corre veloce e nasconde non pochi pericoli per l’attività di entrambi. «Oggi una stampante 3D è in grado di realizzare, con molta precisione grazie al controllo computerizzato, un oggetto d’argilla dalla sera alla mattina», aggiunge Raffaella Costa. Il lavoro dell’uomo non è più indispensabile. Ma quello che va perso in questo modo è la «creatività umana». La pittrice afferma che ogni sua realizzazione è un pezzo unico. L'amorevole minuzia con cui dipinge le piante selvatiche e i boschi di castagni del Ticino non è riproducibile neppure dalle più moderne stampanti 3D.

Ogni oggetto è un pezzo unico: una brocca di ceramica dipinta a mano dai Costa.
Ogni oggetto è un pezzo unico: una brocca di ceramica dipinta a mano dai Costa.
Bluewin/mn
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