La polemica PETA: criticata per i commenti su Karl Lagerfeld

La fondatrice dell’associazione animalista Ingrid Newkirk rispedisce al mittente la polemica: «Non ho offeso nessuno».

La PETA ha sollevato un polverone tra i fan di Karl Lagerfeld.

Il motivo è stato un post pubblicato su Twitter dalla filiale britannica poco dopo la scomparsa del direttore creativo di Chanel, deceduto il 19 febbraio a 85 anni in seguito ad una lunga battaglia contro il cancro del pancreas.

«Karl Lagerfeld se n'è andato, e la sua scomparsa segna la fine di un'epoca in cui pelliccia e pelli esotiche erano viste come desiderabili. PETA invia le condoglianze alle persone amate dal nostro vecchio nemico».

Il messaggio è stato motivo di grandi polemiche, alcune pacate come nel caso di un utente: «Un po’ freddo considerando che si parla della morte di qualcuno. Dovreste avere più considerazione della vita degli altri, che la pensino come voi o meno», altre più accese: «Imparate ad essere più umani, poi potrete difendere le vostre visioni. Questo è un tweet crudele e inutile considerando la circostanza».

Tuttavia, la fondatrice di PETA Ingrid Newkirk ha respinto le critiche, rilasciando una dichiarazione che cita: «Forse non vi rendete conto che ho quasi 70 anni, sono quasi della stessa generazione del signor Lagerfeld», afferma la Newkirk.

«Non c'è nulla di ironico nell'osservare che quei tempi siano passati. Il dolore mi è familiare, quindi anche le nostre condoglianze per chi ha amato e perso qualcuno. Indipendentemente dal fatto che la posizione di quella persona sulla pelliccia sia opposta alla nostra. Insultare PETA esprime la cattiveria dei commentatori: mentre PETA non ha offeso nessuno».

Nella sua lunga carriera Lagerfeld ha sempre usato pelli e pellicce, tuttavia, a dicembre 2018 Chanel, sotto la direzione di Karl, si è impegnata a scartare pellicce o pelli di animali esotici in qualsiasi fascia futura.