Bufera nella moda Philipp Plein accusato di romanzare la violenza: «Inaccettabile»

CoverMedia

28.11.2018 - 08:33

Source: Covermedia

Gli utenti dei social media puntano il dito contro l’ultima campagna di Philipp Plein, che ritrae una donna attaccata da un uomo mascherato. Le immagini sono state al centro di una polemica in Ticino, dove ha sede il marchio. 

Con la sua ultima campagna Price Killer, Philipp Plein è stato accusato di romanzare la violenza.

Lo stilista tedesco è intervenuto sui social media alla fine della settimana scorsa per condividere i post che promuovono le vendite del Black Friday, postando un'immagine raffigurante la modella Justyna Gradek attaccata da un uomo mascherato che impugnava un coltello e un'ascia, dove la donna è stesa a terra con sangue che fuoriesce dalla bocca.

Una foto è caratterizzata dalle parole «Price Killer» scritte in rosso, mentre un'altra cita: «Time to kill some prices» (È ora di uccidere alcuni prezzi, ndr), concetto che ha offeso molti utenti web.

«Romanzare la violenza contro le donne per vendere cianfrusaglie troppo costose non è accettabile, boicottiamolo #Boycottphilippplein», ha scritto un utente furioso. Mentre un altro ha replicato: «Non capisco davvero la ragione per cui è necessario ritrarre tanta violanza... inaccettabile!».

Plein ha finora rifiutato di commentare le polemiche scatenate dalle immagini di Price Killer e le foto rimangono online sul sito web della sua compagnia. Tuttavia, la star della moda ha risposto a un politico locale in Svizzera, dove ha sede il marchio, che ha criticato gli scatti.

«È triste e imbarazzante vedere i politici che cercano di guadagnare popolarità con una propaganda stupida da pochi soldi», ha scritto Plein sulla pagina Instagram del candidato Dadu.

«L’azienda PHILIPP PLEIN aggiunge più valore e importanza al Canton Ticino di quanto farà mai Dadu! Sono davvero deluso da tanta incompetenza».

Plein ha concluso dichiarando che le immagini di campagna sono state un successo e le vendite del Black Friday 2018 hanno aumentato del «300 percento» le vendite rispetto all'anno precedente.

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