Digitale & Lifestyle Pre-operazione: la musica come calmante

CoverMedia

26.7.2019 - 16:09

Woman

When: 21 May 2008

When: 21 May 2008

**Only for use by WENN CPS**
Woman When: 21 May 2008 When: 21 May 2008 **Only for use by WENN CPS**
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Secondo gli esperti, questo metodo è efficace tanto quanto i farmaci per i pazienti che si preparano ad un intervento.

La musica potrebbe essere presto un’alternativa ai medicinali impiegati per sedare i pazienti nelle fasi preoperatorie. Lo sostengono i ricercatori dell’Università di Filadelfia, USA, secondo cui le proprietà rilassanti ed antistress della musica sono tanto efficaci quanto quelle dei comuni farmaci anestetici che di norma si somministrano per placare l’ansia dei pazienti pre-intervento.

Lo studio è incentrato sul midazolam, comunemente somministrato per via endovenosa, e ha coinvolto 157 adulti, suddivisi in due gruppi: il primo doveva ricevere 1-2 milligrammi di midazolam tre minuti prima dell’anestesia; ad un altro è stato chiesto di ascoltare il brano di Marconi Union «Weightless», melodia considerata tra le più rilassanti – con delle potenti cuffie ad eliminazione del rumore.

I ricercatori hanno monitorato il livello di ansia e agitazione di ciascun paziente sia prima che dopo l’intervento, così come il livello di soddisfazione una volta terminata l’operazione.

Secondo i risultati, il cambiamento nel livello d’ansia è stato simile in entrambi i gruppi, ma i partecipanti nel gruppo della musica erano meno soddisfatti di quelli a cui era stato somministrato il midazolam.

Come ragione di ciò, sia i pazienti che il personale medico ritengono che le cuffie non permettevano ai primi un buon livello di comunicazione con i secondi. Gli esperti sono convinti anche che ciò sia stato dovuto al fatto che i partecipanti non avessero scelto il genere di musica che preferivano.

Nonostante questi limiti, i risultati della ricerca sono assai promettenti, dato che il livello di ansia e agitazione dei partecipanti nella fase preoperatoria è calato nel gruppo della musica come in quello del medicinale calmante.

«Sono tuttavia necessari ulteriori studi sul genere di musica e il modo in cui può essere ascoltata, per esplorare i vantaggi della stessa rispetto alla somministrazione del midazolam», hanno dichiarato i ricercatori.

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Regional Anesthesia & Pain Medicine.

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