Lifestyle Realtà virtuale: alleviamo il dolore

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1.12.2017 - 14:27

Young man in white shirt gesturing with hands while sitting at table and wearing VR headset.

When: 06 Apr 2017

When: 06 Apr 2017

**Only for use by WENN CPS**
Young man in white shirt gesturing with hands while sitting at table and wearing VR headset. When: 06 Apr 2017 When: 06 Apr 2017 **Only for use by WENN CPS**
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(Cover) - IT Fitness & Wellbeing - La realtà virtuale (VR) è un nuovo modo di alleviare il dolore ed attivare dei cambiamenti positivi all’interno del cervello dei pazienti che soffrono. Lo riporta un team di ricerca presso la Woodrow Wilson School of Public e International Affairs di Princeton University, nel New Jersey, con a capo la dottoressa Anita Gupta.

Il team ha analizzato sei diversi studi, scoprendo che il coinvolgimento del paziente in una realtà virtuale non solo è in grado di dirottare l’attenzione del paziente dalla condizione di scomodità in cui si trova, ma anche di alterare il suo personale responso al dolore.

Gli scienziati hanno analizzato numerosi casi datati 2000-2016, incentrando l’attenzione sulla realtà virtuale come sollievo del dolore: questa tecnologia potrebbe affiancare le terapie comportamentali note come condizionamento ed esposizione, nelle quali i pazienti sono in grado di alterare la loro reazione al dolore dopo averne fatto esperienza.

Secondo gli esperti, la VR può contribuire anche a migliorare la dipendenza dei pazienti ai farmaci antidolorifici, e dunque abbassare nettamente le probabilità di un abuso di tali medicinali.

«Le immagini guidate sono già da tanto tempo un tipo di trattamento contro i disturbi psicologici, e la VR non è altro che un modo più immersivo di fornire immagini guidate», ha spiegato la dottoressa Gupta. «Ora sono necessari ulteriori ricerche che confermino l’efficacia di questa teoria, ma avere a disposizione più opzioni è di per sé molto promettente».

Anche l’esperto di biomedicina Max Ortiz Catalan, della Chalmers University of Technology di Göteborg, Svezia, è d’accordo con l’impiego della VR.

«Anche se non è possibile prescrivere una realtà virtuale, vi sono trattamenti con cui può essere impiegata, e i metodi di tali trattamenti sono ciò che più conta».

La dottoressa Gupta aggiunge: «Io indubbiamente proverei questo trattamento come parte di una routine guidata, diretta da uno specialista del dolore che comprenda i rischi e i benefici dei metodi impiegati e sappia riconoscere quale funzionerà meglio».

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