Digitale & Lifestyle Sovrappeso nei bambini: i benefici della Vitamina D

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8.10.2018 - 16:11

Source: Covermedia

Secondo una nuova ricerca, è possibile risolvere il problema dell’obesità infantile con un semplice supplemento.

L’obesità nei bambini è un problema globale, strettamente connesso ad altre gravi condizioni e patologie come il diabete, il cancro e le malattie cardiovascolari, che potrebbero manifestarsi più avanti nella vita del paziente.

Secondo un recente studio condotto presso l’Università nazionale capodistriana di Atene, e l’ospedale Agia Sofia Children Hospital, risolvere il problema del sovrappeso è possibile, con la somministrazione di un semplice supplemento di vitamina D.

Il team di ricerca ha monitorato le condizioni di 232 partecipanti in un arco di tempo pari a 12 mesi, rilevando nei pazienti a cui era stato somministrato l’integratore di questa vitamina un calo dell’indice di massa corporea, del grasso corporeo e del livello di colesterolo.

«I nostri risultati indicano che la semplice integrazione di vitamina D può essere in grado di abbassare il rischio di sovrappeso e obesità nei bambini, e dunque prevenire gravi malattie del cuore e complicazioni dal punto di vista del metabolismo più avanti nella vita», ha spiegato la professoressa Evangelia Charmandari, leader dello studio.

L’obiettivo degli scienziati è anche quello di analizzare gli effetti della vitamina D sui piccoli pazienti che hanno già problemi di salute come ipertensione, un elevato livello di glucosio e colesterolo alto, tutti problemi che provocano un incremento nel rischio di ictus, infarti e diabete.

«Anche se questi risultati iniziali indicano che la vitamina D potrebbe impiegata in modo sicuro per trattare l’obesità, le prove dei suoi effetti benefici e della sicurezza a lungo termine non sono sufficienti», precisa la dottoressa Charmandari.

«In particolare in una situazione in cui non è presente un deficit di questa vitamina. Tuttavia, se il nostro bambino è obeso o gravemente sovrappeso, io consiglio di rivolgerci al medico di famiglia per una prima visita, e di fare delle analisi per controllare il livello di vitamina D».

L’intera ricerca è stata presentata alla 57esima conferenza annuale della European Society for Paediatric Endocrinology.

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