Digitale & Lifestyle Stressati? Andiamo via… da Facebook

Un team di scienziati australiani suggerisce di staccare la spina dal social per (almeno) cinque giorni consecutivi.

Se lo stress ci perseguita, proviamo ad abbandonare Facebook, Instagram, Twitter, Snapchat e tutte le piattaforme interattive che «frequentiamo» quotidianamente tramite lo smartphone e il PC.

Il consiglio arriva dall’Università del Queensland, in Australia, dove un team di ricercatori ha scoperto che appena cinque giorni di distacco totale dal social possono fare miracoli per il nostro livello di benessere generale.

Il team del dottor Eric Vanman, leader della ricerca, ha analizzato i dati relativi a 138 utenti attivi di Facebook; ad alcuni è stato chiesto di stare lontano dal sito per cinque giorni di fila, ad altri di continuare ad usarlo come di consueto. Il team ha considerato il livello di stress di tutti i partecipanti sia prima che dopo l’esperimento, sottoponendoli ad un test del cortisolo, l’ormone maggiormente associato ad una condizione di stress, ansia e tensione.

«I nostri risultati indicano che le persone che usano Facebook quotidianamente possono spesso trovare conforto nel fare una pausa dal sito e da tutte le informazioni con cui vengono costantemente a contatto tramite esso», scrive il team del dottor Vanman.

Allo scadere del quinto giorno, tuttavia, gli utenti erano pronti a riprendere appieno le loro attività virtuali.

«Gli utenti hanno detto di essere insoddisfatti con le loro vite e sono tornati online», continua il dottor Vanman. «Pare che il break sia utile ad alleviare lo stress, ma dopo un po' le persone avvertono la sensazione di essere tagliate fuori dalle proprie amicizie, diventano più infelici, e allora ritornano sul social. Se dopo qualche tempo si sentono di nuovo stressati, prendono ancora una volta una pausa, e così via».

Anche personaggi di spicco come Ed Sheeran, Sam Smith e Selena Gomez hanno deciso in passato di prendere una pausa dalla rete, spesso e volentieri per lunghi periodi di tempo.

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Journal of Social Psychology.