Lifestyle Tumore al seno: l’impatto (negativo) sul lavoro

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1.12.2017 - 13:03

Breast cancer screening

When: 08 Nov 2012

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**Only for use by WENN CPS**
Breast cancer screening When: 08 Nov 2012 When: 08 Nov 2012 **Only for use by WENN CPS**
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(Cover) - IT Fitness & Wellbeing - Le donne che si sottopongono ad un’operazione chirurgica nelle fasi iniziali di un tumore al seno corrono un rischio di ben 8 volte superiore di avere problemi al lavoro rispetto a quelle che scelgono altre soluzioni.

I ricercatori della University of Michigan Comprehensive Cancer Center hanno preso in esame 1.000 donne; tutte quante possedevano un impiego stabile al momento della diagnosi. Sotto scrutinio l’impatto di fattori come il trattamento di chemioterapia, il sostegno disponibile in ambito lavorativo, i periodi di malattia concessi e la possibilità di avere orari di lavoro flessibili.

Secondo i risultati, il 19% delle pazienti che si erano sottoposte ad una mastectomia –intervento preventivo in cui viene rimosso il tessuto della mammella in cui potrebbe potenzialmente svilupparsi il tumore – e una ricostruzione del seno, avevano il 7.8% di possibilità in più di terminare un contratto di lavoro rispetto a quelle che avevano solo fatto un trattamento di radioterapia o una nodulectomia (asportazione di noduli al seno).

«Abbiamo notato un’enorme differenza, specialmente perché non vi sono prove che la mastectomia migliori le probabilità di sopravvivenza ad un tumore, e ha un impatto chiaramente negativo sul lavoro», ha dichiarato la dottoressa Reshma Jagsi. «Non è chiaro se questa associazione tra le operazioni chirurgiche e il lavoro sia una questione espressa nelle conversazioni che avvengono tra i medici e i pazienti, se questi ultimi vengano messi al corrente di tutti i rischi e i benefici dei trattamenti che hanno a disposizione».

Negli ultimi anni sempre più donne decidono di sottoporsi a questo tipo di intervento preventivo, che può avere grosse ripercussioni anche sullo stato psicologico delle pazienti.

«Quando una donna entra nello studio del suo medico e dice: “Voglio rimuovere entrambi i seni”, il ruolo dello specialista è quello di rispondere: “Capisco, le offro tutto il mio sostegno, e faremo ciò che lei deciderà di fare”, ma deve anche assicurarsi che la paziente sappia tutto sui pro e i contro dell’intervento».

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Cancer.

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