Lifestyle Uomo e obesità: a rischio la qualità degli spermatozoi

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1.12.2017 - 12:36

The stomach of a fat man

When: 30 Jan 2007

When: 30 Jan 2007

**Only for use by WENN CPS**
The stomach of a fat man When: 30 Jan 2007 When: 30 Jan 2007 **Only for use by WENN CPS**
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(Cover) - IT Fitness & Wellbeing - Per gli uomini in grave sovrappeso l’indice di fertilità è assai più basso rispetto a quelli che godono di un peso nella norma. Ad essere compromesso è difatti lo spermiogramma, ovvero l'analisi del liquido seminale finalizzata a valutare la qualità e il conteggio degli spermatozoi. Lo riporta una ricerca effettuata presso l’istituto Krishna IVF Clinic di Visakhapatnam, in India, con a capo il dottor Gottumukkala Achyuta Rama Raju.

Secondo il team, per gli uomini in forte sovrappeso – ovvero con un indice di massa corporea (IMC) superiore a 30 – il tasso di concepimento è nettamente più basso della norma. Il dottor Raju ha analizzato le condizioni di 1.285 uomini con un IMC pari a 34.5, scoprendo un evidente alterazione del volume, della qualità, della concentrazione e della mobilità degli spermatozoi, insieme a numerosi altri difetti non rilevati negli uomini con una massa corporea normale.

I risultati della ricerca indicano anche che la qualità del liquido seminale viene trasmessa geneticamente: per questo il dottor Raju incita le coppie che desiderano concepire a mettersi in forma prima di considerare la possibilità della procreazione assistita FIVET (Fertilizzazione In Vitro con Embryo Transfer).

«La salute e le prestazioni riproduttive degli spermatozoi negli uomini obesi tendono ad essere maggiormente compromesse sia nella qualità che nella quantità», ha confermato l’esperto. «I risultati della nostra analisi indicano che gli sforzi concentrati nella perdita di peso dell’uomo prima del concepimento sono giustificati e necessari per le coppie che cercano un trattamento per la cura della sterilità maschile».

Lo studio del dottor Raju è di importanza cruciale per soprattutto per le coppie che desiderano mettere su famiglia in una fase più avanzata della vita, dato che la fertilità di una donna comincia a declinare dopo i 30 anni e lo spermiogramma dell’uomo subisce un calo a partire dai 40.

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Andrologia.

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