«Larmes de combat» Le sue ultime memorie: cosa resterà di Brigitte Bardot?

dpa

3.10.2018

A 83 anni Brigitte Bardot si prepara a dire addio. Le memorie pubblicate recentemente dalla leggenda del cinema e militante per la protezione degli animali dovrebbero essere le ultime. Nel libro la Bardot riflette, in particolare, su cosa resterà di lei dopo la sua morte.

Non è la prima biografia per Brigitte Bardot, ma «Larmes de combat» sarà senz'altro l'ultima, come scrive la stessa attrice. A 83 anni Brigitte Bardot riflette ancora una volta sulla sua vita movimentata, mette fine ai malintesi e si domanda quale ricordo lascerà di sé ai posteri.

La sua opera, intitolata «Larmes de combat», si sofferma a lungo sugli animali, una causa alla quale ha consacrato più di metà della sua vita. Nel 1973, al culmine della sua carriera, disse addio al mondo del cinema per dedicarsi completamente alla lotta contro la caccia alle foche, gli esperimenti sugli animali e i crudeli metodi di abbattimento con la stessa drasticità con cui aveva messo fine alla sua carriera. All'epoca aveva 38 anni.

Durante i circa 20 anni trascorsi davanti alle telecamere, è riuscita ad assurgere allo status di star internazionale grazie a pellicole come «Piace a troppi» e «Il disprezzo». L'adorazione suscitata da questo sex-symbol dalla lunga chioma bionda è senza pari.

Trattata da sgualdrina

Con la sua sensualità e determinazione, che l'hanno portata a scoprire senza vergogna il proprio corpo da sogno, ha gettato le basi della rivoluzione sessuale. Del resto, all'epoca, molti non esitarono a trattarla da sgualdrina.

Stanca di tanto clamore e di tutti gli insulti, Brigitte Bardot si rifugia nella sua casa di La Madrague, a Saint-Tropez, dove vive ancora oggi con i suoi animali, piccoli inquilini salvati dai circhi o dalla strada. Come ha spesso affermato, gli animali hanno restituito un senso alla sua vita.

Con le sue dichiarazioni, Brigitte Bardot ha spesso suscitato aggressività e sarcasmo. Come quando disse di sentirsi nell'animo più vicina al mondo animale che a quello della specie umana. Tuttavia, leggendo la sua autobiografia, si comprende da dove provenga il suo desiderio di riavvicinamento alla natura e la simbiosi con gli animali.

Una donna percepita come irascibile e misantropa

Quando la si accusa di impegnarsi unicamente a favore degli animali, la Bardot non respinge tale affermazione. Tuttavia, oltre alla Fondazione Brigitte Bardot, un'organizzazione per la protezione degli animali fondata a Parigi nel 1986 e che conta attualmente una quarantina di collaboratori, Brigitte Bardot si occupa anche di persone sole o malate. Perfino la sua casa è sempre stata aperta a tutti. Oggi la Bardot è semplicemente diventata più selettiva.

L'immagine di «BB» è molto cambiata. Non è più la star del grande schermo e l'icona di bellezza di un tempo. Agli occhi dell'opinione pubblica è diventata una vecchia signora irascibile e misantropa. E lei lo sa bene: «Prima il mondo era ai miei piedi perché ero bella, famosa e molto ambita. Oggi sono soltanto fastidiosa.»

La sua drasticità e intransigenza hanno spesso suscitato pregiudizi. È infatti stata condannata più volte per le sue dichiarazioni controverse, che si parlasse di immigrati o del sacrificio rituale di pecore. Nel 2012 ha perfino esortato la popolazione a votare per la populista di destra Marine Le Pen.

«Sono sempre stata molto volubile sulle mie opinioni politiche», dichiara. Ha sempre votato per chi rappresentava i suoi interessi. Ha sostenuto in particolare il conservatore Valéry Giscard d'Estaing, il socialista Lionel Jospin e il politico di sinistra Jean-Luc Mélenchon.

Il suo libro nasce dalla collaborazione con la giornalista francese Anne-Cécile Huprelle. Lo stile dell'opera è essenzialmente fattuale anche se ogni tanto sfocia nella filosofia da bar. La prefazione della giornalista, nella quale scrive che Brigitte Bardot è a volte leonessa e a volte cerbiatta, è piuttosto imbarazzante.

Sebbene Brigitte Bardot non riscuota consensi unanimi, ciò che il libro mette chiaramente in evidenza, è la determinazione con la quale ha condotto la sua carriera e la sua lotta a favore degli animali. Il ruolo di pioniera che ha giocato nel mondo del cinema, lo ha svolto ugualmente anche nell'ambito della protezione degli animali.

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