Musica Achille Lauro: «La moda trap? Sono stata io a importarla»

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30.4.2019 - 16:35

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Il cantante romano è pronto per il concertone del 1 maggio, e assicura che il suo stile è unico: «Modelli? Né Fedez né Agnelli, solo il mio fiuto per chi ha personalità e va controcorrente».

Achille Lauro rivendica il successo della trap in Italia.

A poche ore dal concertone del 1 maggio, che anche quest’anno vede al timone Ambra Angiolini e Lodo Guenzi, il cantante romano ha rilasciato una lunga intervista per Il Corriere della Sera: dichiarando tout-court di essere stato il primo a lanciare nel Belpaese il sottogenere musicale dell'hip hop.

«La moda trap sono stata io a importarla, ma sono andato subito oltre, contaminandola con salsa e samba», afferma Achille Lauro al quotidiano, aggiungendo che, anche per creare il suo stile unico, non ha mai seguito le orme di nessuno: «Modelli? Né Fedez né Agnelli, solo il mio fiuto per chi ha personalità e va controcorrente».

Alla recente edizione del Festival il 28enne si è presentato con «Rolls Royce», brano che ha invece scatenato alcune polemiche legate al presunto consumo da parte di Lauro di stupefacenti che portano lo stesso nome della canzone.

«Gaber ha cantato la Torpedo blu, Janis Joplin la Mercedes Benz», spiega il musicista.

«Invece di perder tempo a vedere mostri e a chiedermi se uso stupefacenti, i critici come Matteo Salvini dovrebbero prendere coscienza che la droga esiste, è una ferita reale, ed è radicata in ambienti dove passa per un divertimento».

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