Spettacolo Adam Levine e la morte del manager: «Il momento più triste»

CoverMedia

28.11.2018 - 13:12

Source: Covermedia

Il frontman dei Maroon 5 ricorda l’agente e amico Jordan Feldstein, morto a 40 anni a causa di un infarto.

La morte shock del manager Jordan Feldstein ha lasciato un vuoto incolmabile in Adam Levine.

Il frontman dei Maroon 5 ha descritto la scomparsa dell’uomo, avvenuta nel dicembre 2017 a soli 40 anni per un improvviso arresto cardiaco, come il «momento più triste» della sua vita.

Jordan, fratello maggiore dell’attore Jonah Hill, non era soltanto un leale collaboratore del rocker, ma anche uno dei suoi più cari amici e una delle poche persone su cui il 39enne riusciva a fare affidamento.

Levine lo ha ricordato durante un’intervista rilasciata a Variety: «È stata una tragedia che ci è piombata improvvisamente addosso e senza dubbio il momento più triste delle nostre vite, o almeno della mia. Lo conoscevo da quando avevamo ancora i pannolini addosso. È stata una delle persone più importanti della mia vita sin dall’infanzia».

«Mi mancherà sempre, per il resto della mia vita. A volte mi dispero, piango. Avevamo costruito tutto questo insieme e nulla sarà più completo senza di lui. Ma allo stesso tempo, tutti noi sappiamo che dobbiamo andare avanti, lui vorrebbe così».

Dopo la morte di Feldstein, Adam è stato costretto a ristabilire l’asset manageriale dei Maroon 5, chiamando Irving Azoff, uno dei business partner dell’amico scomparso, e il manager Adam Harrison. Rimpiazzare Jordan così rapidamente però è stato traumatico, sebbene le esigenze della band richiedessero l’ingresso di una nuova figura.

«È stato brutale. Quando è successo tutto, ricordo di essermi chiesto: “È giusto che lasci andare tutto ciò o devo provare a portare avanti questo progetto?”. In situazioni caotiche, orrende e dolorose come queste, bisogna assumersi delle responsabilità», ha aggiunto Levine.

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