(Cover) - IT Italian Stars - Per ottenere il primo provino con Vittorio Salvetti, Amadeus ha aspettato nella hall di un albergo ben sei ore.
La sua determinazione è stata fondamentale per aiutare il conduttore a sfondare nel mondo dello spettacolo.
«Vivevo a Verona. C’era una data del Festivalbar all’Arena. Sapevo che Vittorio Salvetti (il patron dell’evento musicale, ndr) alloggiava nel tale albergo e lo avvicinai nella hall. “Le vorrei dare un mio provino” gli dissi, e lui: “Va bene, salgo in camera e scendo subito”. Lui andò in camera, si fece portare il pranzo, fece la pennichella e scese sei ore dopo. Per tutto quel tempo non mi mossi da lì, non un caffè, non una pipì. Quando scese, ne rimase impressionato. Lo accompagnai alle prove all’Arena e poi mi presentò Claudio Cecchetto», racconta Amadeus a TV Sorrisi e Canzoni, spiegando come in seguito il DJ lo abbia aiutato anche a livello personale.
«Claudio cercava persone di Milano e io, che vivevo a Verona, bluffai. “Dove abiti?” mi chiese. Io non conoscevo Milano e dissi: “Vicino alla radio”. “E cosa fai a Milano?”. “Il doppiatore di telenovelas”, la prima cosa che mi venne in mente! Prese il mio provino dicendo: “Ti farò sapere”. Ne avevo già consegnati almeno altri 50 e nessuno mai mi aveva “fatto sapere”. Il giovedì successivo mi chiamò per dirmi che avrei cominciato il lunedì, turno dalle 7 alle 9. Trovai una pensione col bagno in comune, tristissima. Rimasi lì per qualche tempo poi cominciai a fare avanti e indietro da Verona. La mattina alle 4 mi svegliavo per prendere un treno locale fino a Brescia e poi un espresso fino a Milano, alle 7 ero in radio. Dopo un paio di mesi ero distrutto. Andai da Cecchetto e gli confessai tutto, convinto che mi avrebbe licenziato, invece mi aiutò a trovare un monolocale. Sono riconoscente a Claudio».
Cover Media
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