Con il tour live «Possibili Scenari» il cantante emiliano ha portato 20 anni di carriera nelle grandi arene unendo «spettacolarizzazione e contenuto».
Per organizzare il tour live «Possibili Scenari» Cesare Cremonini ci ha messo ben 20 anni di carriera.
Progettato dal 38enne insieme a Walter Mameli e Roberto De Luca di Live Nation, l’evento musicale «È il punto di arrivo di un’intera carriera e di un sogno da ragazzino».
«Il bello di fare gli stadi è portarci dentro una carriera di canzoni. So che sarà una grande festa e non vedo l’ora di viverla», ha dichiarato Cesare Cremonini a TV Sorrisi e Canzoni prima del tour che il 20 giugno lo ha visto affrontare ben 57mila persone a San Siro.
«Quello che porto in scena durante questi concerti - ha detto Cremonini prima di salire sul palco - è quello per cui ho lavorato fino ad oggi, il punto d'arrivo che sogno da quando ero ragazzino. Anche i concerti nei palazzetti li ho sempre fatti come se si trattasse di live negli stadi».
Conscio del proprio successo, costruito con una gavetta partita insieme ai Lùnapop, adesso Cesare si tiene il suo pubblico stretto nell’abbraccio della fama.
«Faccio concerti perché faccio i dischi», ha spiegato Cremonini all’Huffington Post.
«E cerco di fare dei grandi tour dopo aver pubblicato grandi album. Anche negli stadi resto sempre un autore di canzoni, che lavora con tanto sacrificio. Fare un grande spettacolo non significa mettere da parte il lato artistico o discografico, ma è piuttosto la ciliegina sulla torta di tutto il lavoro fatto prima».
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