SpettacoloDavid Lynch «ritratta» i commenti pro-Trump
CoverMedia
27.6.2018 - 13:11
«Parole fuori contesto», il regista chiarisce la sua posizione sul presidente americano.
Scambio di battute tra David Lynch e il presidente americano Donald Trump.
Il tycoon ha ritwittato un articolo in cui il regista di Twin Peaks lo definiva come uno dei «più grandi presidenti della storia».
Sfortunatamente per il tycoon, i commenti del cineasta erano ironici e volevano richiamare all’attenzione dopo le recenti e controverse scelte del leader repubblicano.
«Trump potrebbe essere uno dei più grandi presidenti della storia perché ha talmente sconvolto le cose fino a disgregare la classe politica», ha dichiarato Lynch, ottenendo il plauso di Trump.
Lynch, poche ore dopo, è intervenuto su Facebook per chiarire la sua posizione.
«Vorrei sedermi un attimo affrontare questa discussione. Le mie parole sono state prese fuori contesto e per questo ritengo serva una spiegazione», ha dichiarato il cineasta, che rivolgendosi a Trump ha aggiunto: «Sfortunatamente se continui così non avrai l'opportunità di passare alla storia come un grande presidente. Sarebbe un vero peccato per te ma anche per il paese. Stai causando sofferenza e divisione. Non è troppo tardi per cambiare rotta, punta la nostra nave verso un futuro sereno per tutti. Puoi riunire il paese. La tua anima può farlo. Con una grande leadership, nessuno sarà sconfitto. Tutti saranno vincitori. È qualcosa che spero possa partire dal tuo cuore. Tutto ciò che devi fare è trattare tutte le persone così come vuoi che le persone trattino te».
Donald Trump è uno dei rari capi di Stato che quotidianamente riempie le prime pagine dei quotidiani. Noto per il suo anticonformismo, il presidente americano è anche un fervente adepto dei tweet. Bluewin torna sui suoi dieci passi falsi più imbarazzanti.
Immagine: Jeff J. Mitchell / Getty Images
La stretta di mano di Donald Trump è ormai famosa. L'accoglienza riservata al primo ministro giapponese Shinzo Abe non si dimenticherà. Nel corso di 19 lunghi secondi, Trump ha scosso vigorosamente la mano del lader nipponico. Quest'ultimo, visibilmente infastidito, si è guardato attorno come se cercasse aiuto.
Immagine: Keystone
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha forse avuto fortuna, dal momento che Trump si è rifiutato di stringerle la mano nel corso della prima visita alla Casa Bianca, malgrado l'insistenza dei giornalisti. La Merkel si è di conseguenza rivolta educatamente al presidente americano: «Vuole che ci stringiamo la mano?». Ma la domanda non ha sortito effetto. Il mondo intero si è chiesto se Trump avesse avuto un momento di sbandamento o se avesse al contrario rifiutato intenzionalmente la stretta di mano.
Immagine: DPA
Possiamo affermare che il matrimonio tra Melania e Donald Trump è un successo? Se ci si basa su un siparietto osservato nel corso del giuramento del presidente, decisamente no. Trump si è rivolto brevemente verso la consorte, che le ha risposto con un sorriso di circostanza. Ma non appena il presidente si è voltato dall'altra parte, l'espressione di Melania è cambiata radicalmente, lasciando spazio ad un volto triste e rassegnato. Sembrerebbe che non si tratti di grande amore...
Immagine: Thierry Chesnot/Getty Images
Anche se il presidente francese Macron e Trump sono distanti anni luce politicamente, c'è feeling tra i due. Il presidente americano aprezza il collega e non esita a dimostraglielo, a modo suo, nel corso di una visita ufficiale. Di fronte ai giornalisti presenti, Trump ha cominciato a spolverare la giacca del suo invitato, ritenendo il caso di aggiungere: «Dobbiamo far sì che sia impeccabile». Una strana scena, che ha suscitato numerosi commenti.
Immagine: Keystone
Prima dell'episodio della giacca, Trump aveva già posto Macron in imbarazzo. Nel giugno 2017, nel corso di una visita a Parigi, il presidente americano aveva prima osservato con insistenza la moglie Brigitte, all'epoca 64enne, quindi aveva affermato ad alta voce, davanti alle telecamere, che la donna appariva «incredibilmente ben conservata». Non molto diplomatico tutto ciò...
Immagine: Andrew Cowan / Scottish Parliament / Getty Images
Ci vollero due settimane di attesa prima che Trump decidesse di recarsi sull'isola devastata di Porto Rico, nei Caraibi, dopo il passaggio dell'uragano Maria. Là, si è mostrato all'ascolto e vicinio alla popolazione. Recitando la parte del buon Samaritano arrivato per dare aiuto in una situazione di emergenza, Donald Trump ha partecipato ad una distribuzione di prodotti di prima necessità. Nel corso della quale ha lanciato dei rotoli di carta da cucina ad una folla visibilmente perplessa.
Immagine: Keystone
Il temperamento esplosivo di Trump e la sua mancanza di attenzione ai dettagli sono evidenti anche nei suoi celebri tweet. I suoi errori di grammatica hanno fatto ridere il mondo intero. Nel maggio 2017, in piena notte, il presidente ha twittato la parola «covfefe», suscitando parecchie domande...
Immagine: Jeff J. Mitchell / Getty Images
Per due ore, alcuna correzione. Trump probabilmente dormiva, così come i membri dell'ufficio stampa della Casa Bianca. La mattina successiva, sul presto, è un Trump particolarmente ironico che con un altro tweet chiede: «Who can figure out the true meaning of "covfefe"??? Enjoy!». Ovvero: «Chi troverà il vero significato di "covfefe"? Divertitevi!».
Immagine: Jeff J. Mitchell / Getty Images
Molte persone hanno assistito all'investitura di Donald Trump. Meno però rispetto alla cerimonia del suo predecessore Barack Obama, come si può osservare dalle fotografie aeree scattate nelle due occasioni. Ma perché mettere in discussione la realtà se non è necessario? Trump e la sua squadra di comunicazione hanno lasciato intendere che nessuno prima di lui avesse riunito una folla simile nel corso di una cerimonia di investitura.
Immagine: Chung Sung-Jun / Getty Images
Nel mese di maggio del 2017, nel corso di una riunione dei capi di Stato presso la sede della Nato a Bruxelles, Trump ha spostato senza farsi problemi il primo ministro del Montenegro, Dusko Markovic, per porsi in prima fila. Un grande classico del presidente americano.
Immagine: Keystone
Le situazioni imbarazzanti hanno cominciato a presentarsi d'altra parte ben prima che Trump diventasse presidente degli Stati Uniti. La lista di gaffe verbali è lunghissima. Nel corso della campagna per le elezioni del 2016 è trapelata la registrazione di un colloquio tra il miliardario e un giornalista, datato 2005...
Immagine: Sean Gallup / Getty Images
«Grab them by the pussy. And then you can do anything», dichiarava allora Trump al reporter, vantandosi di essere «un grande conquistatore» di donne. La traduzione della frase: «Afferratele per i genitali e potrete fare tutto ciò che volete». Il futuro presidente degli Stati Uniti aveva all'epoca 59 anni. No comment.
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