Aspre critiche Emma Marrone: «All'Eurovision c'è sessismo»

Covermedia

5.6.2021 - 13:10

Emma Marrone all'Eurovision 2014
Emma Marrone all'Eurovision 2014
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La cantante ricorda la sua partecipazione all'Eurovision 2014: «Io massacrata per gli shorts, Damiano con i tacchi va bene».

5.6.2021 - 13:10

Emma Marrone non ha digerito il trattamento dei Maneskin all'Eurovision 2021 rispetto a quello a lei riservato nel 2014. Lo rivela in una piccata intervista a La Repubblica in cui si toglie un fastidioso sassolino dalla scarpa e afferma: «Io massacrata per gli shorts, Damiano con i tacchi va bene».

Con la schiacciante vittoria della band romana ad Rotterdam si è parlato molto anche del loro look, che si ispira a iconiche rockstar come Mick Jagger e Jim Morrison, noti per la voce – ma anche l'innata sensualità.

All'epoca della sua esibizione al concorso canoro Emma si è aggiudicata 33 voti, posizionandosi al 21esimo posto. Risultato che la salentina attribuisce a un trattamento sessista,

«Invece di essere sostenuta perché avevo portato un pezzo rock come «La Mia Città», un atteggiamento non da classica cantante pop italiana che punta sulla voce o sulla femminilità, venni massacrata: si parlò degli shorts d’oro che spuntavano sotto l’abito e delle mie movenze. Ora che Damiano dei Maneskin si presenta a torso nudo e con i tacchi a spillo va bene: è evidente che c’è sessismo».

Tuttavia, i fan dei Maneskin non concordano e nemmeno Selvaggia Lucarelli. La giudice di «Ballando con le Stelle» infatti ha detto alla Marrone di non scomodare il sessismo, perché il suo show era «imbarazzante».

«Io ho rispetto per Emma Marrone, ma con onestà, la canzone era brutta, si posizionò malissimo e sul palco la performance fu piuttosto imbarazzante – dice la giornalista de Il Fatto Quotidiano -. Questo anche se si fosse presentata con una tuta da sci. Il look dei cantanti si commenta sempre perché fa parte dell’impalcatura, della performance, specie a Eurovision. Non scomodiamo il sessismo quando non serve. Grazie. Anche perché sei molto più intelligente di quello che hai detto, Emma».

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