Spettacolo George Clooney: «L’arresto di Omar al-Bashir è un grande passo per il Sudan»

CoverMedia

12.4.2019 - 13:13

Hollywood star George Clooney and his wife Amal Clooney collect an award for their charity work at the People's Postcode Lottery Charity Gala in Edinburgh.

Featuring: George Clooney
Where: Edinburgh, United Kingdom
When: 14 Mar 2019
Credit: Euan Cherry/WENN
Hollywood star George Clooney and his wife Amal Clooney collect an award for their charity work at the People's Postcode Lottery Charity Gala in Edinburgh. Featuring: George Clooney Where: Edinburgh, United Kingdom When: 14 Mar 2019 Credit: Euan Cherry/WENN
Source: Euan Cherry/WENN

L'attore e attivista americano spera in una svolta democratica nel paese, ora passato nella mani di un Consiglio Militare.

George Clooney e il co-fondatore di The Sentry, John Prendergast, hanno accolto con soddisfazione la notizia dell’arresto del leader sudanese Omar al-Bashir.

A seguito di un colpo di stato, l’ex presidente verrà ora processato per crimini di guerra perpetrati ai danni del suo popolo. A dare l’annuncio è stato il suo successore, il Generale Ahmed Awad Ibn Auf, che ha rivelato che i 30 anni di dominio sono terminati e che il 75enne è ora in manette.

A gestire il paese sarà ora un Consiglio Militare: non esattamente la soluzione voluta dagli attivisti, ma, a detta di Clooney, si tratta pur sempre di un passo avanti verso un stato più democratico.

«La gente del Sudan aspettava questo momento da tanto tempo, ma è solamente un primo tentativo verso un vero cambiamento - si legge in un comunicato di Clooney e John Prendergast -. Il generale che ha ora in mano il potere, Awa Ibn, è stato sanzionato dagli Stati Uniti per aver orchestrato crimini di guerra in Darfur, così come l’appena arrestato Omar al-Bashir».

«Bashir è anche responsabile di genocidi e crimini di guerra in Darfur e dovrebbe essere condannato all’estradizione e processato a L’Aia per quei crimini. Purtroppo, è stato rimosso il leader di un regime violento e corrotto senza smantellare il sistema che lo sorreggeva, il che è ancora inadeguato. I prossimi passi sono cruciali. La comunità internazionale deve dare tutto il proprio supporto per assicurare che la transizione sia negoziata e inclusiva e che il prossimo presidente del Sudan rispecchi la volontà del popolo».

Sotto il regime di al-Bashir si è consumata una sanguinosa guerra civile, costata la vita a più di 300.000 persone.

Clooney si è recentemente espresso contro le leggi promulgate dal Sultano del Brunei, che prevedono la lapidazione per adultere e omosessuali.

L’attore e attivista 57enne ha invocato il boicottaggio di tutti gli hotel, facenti capo al Sultano.

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