Spettacolo Kaufmann e Pappano, Otello un bellissimo mostro

ANSA

15.6.2020 - 18:57

Source: ANSA

Tenore e maestro raccontano capolavoro verdiano inciso per Sony

ROMA, 15 GIU – «Otello è un bellissimo mostro che incute paura e rispetto: serve equilibrio tra i cantanti che sappiano trasmettere la potenza drammaturgica e noi con questo cast abbiamo avuto un dono prezioso». Jonas Kaufmann, star della lirica mondiale, e il maestro Antonio Pappano riassumono così la complessità del capolavoro verdiano inciso con l'orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia su cd Sony Classical. Il tenore tedesco e il direttore anglo-italiano hanno parlato in webinar con un centinaio di giornalisti italiani e stranieri della registrazione che l'estate scorsa li ha impegnati nell'Auditorium Parco della Musica di Roma con altre stelle del canto come il soprano Federica Lombardi (Desdemona) e il baritono Carlo Alvarez (Jago).

Kaufmann e Pappano, protagonisti nel 2017 di un Otello dal successo straordinario messo in scena alla Royal Opera House di Londra, hanno affrontato l'opera in un contesto molto particolare. «In studio non si procede dall'inizio alla fine – ha detto il tenore – ma si salta dal brano di un atto all'altro, in base alle esigenze. E' un lavoro difficile di preparazione. Tony ci ha aiutato tantissimo a raggiungere il livello emotivo giusto. Ogni prova che ho avuto con lui è sempre stata una carica di energia enorme».

Otello crea sempre molto timore, dice Kaufmann riferendosi al guerriero che vince per Venezia ma che è anche «un simbolo, uno straniero, a prescindere dal colore della pelle e dalla religione. La morte della donna che ama è anche la sua».

«Jonas è stato il punto di partenza del progetto – sottolinea Pappano -. E' stato di grande aiuto per comunicare con l'orchestra, un approccio possibile soltanto con lui. Il rispetto delle dinamiche è difficile da raggiungere. Cantare piano è una cosa molto speciale. Bisogna togliere la vernice per arrivare davvero all'essenziale. Dobbiamo superare la paura di mettere in discussione i capolavori». (ANSA).

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