Festival di Locarno 2019 Lili Hinstin: «In piazza vorrei proiettare Star Wars naturalmente»

Lukas Rüttimann

13.2.2019

La Direttrice artistica del Locarno Festival Lili Hinstin.
La Direttrice artistica del Locarno Festival Lili Hinstin.
Keystone

La francese Lili Hinstin (41 anni) è la nuova Direttrice artistica del festival cinematografico di Locarno. Nell’intervista ci spiegherà come riesce a creare un equilibrio tra arte ed esigenze commerciali, la sua idea di pass gratuito per i giovani e perché non conosce l’attuale programmazione cinematografica.

Signora Hinstin, questa settimana è apparsa pubblicamente in Svizzera per la prima volta al museo nazionale di Zurigo, dopo l’appuntamento a Locarno. Sarebbe esatto interpretare questo suo intervento come una lode alla cultura alta?

No, sarebbe davvero eccessivo. Amo il cinema e da tutta la vita sono circondata da persone che lo amano allo stesso modo. Ma penso che trasmettere la passione per i film anche a persone che non sono state ancora infettate dal virus del cinema faccia parte del mio ruolo. In questo senso, il mio intervento presso il museo statale è stato una buona opportunità.

Al Locarno Festival ha apportato più qualità riducendo il mainstream...

(interrompe) ... davvero? Locarno è sempre stato per me un festival di altissima qualità; credo che sia realmente difficile portarlo a un livello ancora più alto. Senz’altro intendevo mantenere lo standard di qualità dei miei predecessori. In generale sono contro i ghetti. Un ghetto può nascere quando in un ambiente si consuma solo il genere della TV trash e non si ha la possibilità di scoprire un mondo cinematografico diverso. Ma un ghetto esiste anche quando ci si interessa unicamente di film altamente intellettuali, disprezzando tutto il resto. La qualità è ovunque, dai Blockbuster ai film d’autore.

Quindi non ha nulla contro il cinema dei Blockbuster?

Assolutamente no. Se la sceneggiatura è buona e non mi annoio, adoro i Blockbuster. Per me, un buon film non è una questione di budget.

Il cuore e l’anima del festival cinematografico di Locarno è la Piazza Grande con i suoi 8.000 spettatori. In che modo intende soddisfare le esigenze di famiglie e bambini insieme a quelle degli esperti di cinema?

Farò del mio meglio per trovare i film più adatti e proiettarli in piazza. Sono convinta che esistano. Basti pensare a un film come «Star Wars».

Non teme le reazioni dei pessimisti culturali se dovesse decidere di proiettare «Star Wars» in Piazza già il primo anno?

Naturalmente no! Trattandosi di una piazza, è sempre meglio creare una rassegna di film rivolti a un pubblico ampio. Non per niente, l’anno scorso è stato proiettato in piazza il film «The Equalizer 2».

Uno dei suoi obiettivi preannunciati è quello di aprire le porte del Locarno Festival anche al pubblico giovanile. In che modo intende riuscirci?

Penso che su questo si possa imparare molto da Netflix. I giovani utilizzano Netflix non tanto per i contenuti, quanto per l’abitudine al tipo di consumo cinematografico contemporaneo. Guardano i film o le loro serie TV preferite quando e dove vogliono. Spesso a casa. D’altra parte, i giovani amano più che mai riunirsi e condividere momenti tra di loro. È proprio facendo leva su questo che possiamo attirarli, perché un festival è come un concerto. Una proiezione in piazza è un’esperienza percepita come collettiva dal punto di vista emozionale. Di recente ho visto un film in piazza che non mi è piaciuto. Ma poiché ho condiviso questo immenso sentimento collegiale con gli altri spettatori, è stata comunque una bella esperienza per me. Condividere delle esperienze, scambiarsi le idee, incontrarsi: questo è tutto quello che c’è dietro a un festival del cinema.

Lili Hinstin nell'aprile 2018 in occasione della sua nomina a Direttore aristico del Festival di  Locarno.
Lili Hinstin nell'aprile 2018 in occasione della sua nomina a Direttore aristico del Festival di  Locarno.
Keystone

Ci sono novità concrete per l’edizione 2019?

Una delle novità più semplici già confermate ruota proprio intorno al pubblico giovane. Inviteremo i giovani con budget ridotto a partecipare al festival. L’idea è di invitare 200 giovani provenienti in particolar modo dalla Svizzera, ma anche alcuni stranieri. Diamo loro un pass e ci occupiamo del pernottamento. So per esperienza personale quanto sia costoso il festival per i giovani. Infatti, io stessa non ho potuto permettermi di partecipare al Locarno Festival fino a quando non ho iniziato a lavorare nell’industria cinematografica.

Qual è la sua opinione riguardo alle star del cinema a Locarno? Molte persone partecipano a un festival principalmente per vedere il maggior numero possibile di grandi star del cinema.

Locarno vanta una lunga tradizione con grandi nomi dell’industria cinematografica. Voglio dire, parliamo di star del cinema del calibro di Harrison Ford. Ma non è sempre facile riuscire ad ingaggiare grandi star, perché il festival si svolge nel bel mezzo delle vacanze estive. Faremo comunque del nostro meglio per riportare a Locarno personalità emozionanti che hanno ottenuto grandi riconoscimenti nel mondo del cinema.

Un tema molto discusso sono le serie TV ai festival cinematografici. Ne vedremo di più a Locarno in futuro?

Sono molto aperta nei confronti delle serie TV. Per il festival cinematografico di Belfort che prima dirigevo, ho creato una rassegna di film televisivi di grandi registi come Claude Chabrol. Molti appassionati di cinema non avevano alcuna idea di chi avesse già lavorato per la televisione. Il passato di un personaggio dello spettacolo non è rilevante finché il pubblico non è incuriosito da una news o uno scoop che lo riguardano.

Considera l’altro grande festival cinematografico svizzero, lo ZFF (Festival del cinema di Zurigo) come un concorrente o un alleato?

Nessuna delle due cose. Festival come lo ZFF vengono organizzati in molti Paesi. In particolare prevedono la proiezione di anteprime di film che gli spettatori potranno poi vedere al cinema. Non si tratta di nulla di sbagliato, al contrario. Ma a Locarno abbiamo un approccio diverso. I nostri film sono una rivelazione. Ho letto da qualche parte che Locarno si è dimostrata all’avanguardia per il fatto di aver creato una mappa dei cineasti attuali e futuri degna di considerazione da parte dei registi di tutto il mondo. Questa descrizione mi è veramente piaciuta.

Quando potrà dire di aver diretto con successo il Festival di Locarno?

Quando la piazza sarà gremita di gente e si creerà una buona atmosfera. Quando ci saranno stati diversi incontri emozionanti. E quando il festival otterrà anche un buon feedback internazionale.

Quale film attuale consiglierebbe di andare a vedere al cinema?

Oh, questa domanda mi è stata fatta anche in Francia di recente e non ho saputo rispondere. Il problema è che guardo la maggior parte dei film molto tempo prima che escano nelle sale cinematografiche e non ho alcuna idea di cosa sia effettivamente in proiezione in tempo reale. Ora, per esempio, vengo dal Sundance Festival, di cui conosco il programma. (ride)

Qualche anticipazione entusiasmante sul Locarno Festival?

No comment. 

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