Spettacolo Lindsay Lohan: «Le accuse ai clochard? Ho imparato la lezione»
L’attrice ammette di essersi pentita dopo la brutta avventura di Mosca di qualche mese fa.
Lindsay torna a parlare delle accuse rivolte a una famiglia di rifugiati siriani, a Mosca.
A settembre, la 32enne è balzata alle cronache per essersi beccata un pugno in pieno volto da una donna senzatetto, accusata dall’attrice di «traffico di minore».
Da un video, pubblicato su Instagram, si vedeva la Lohan avvicinarsi al gruppo e chiedere loro se volessero affidarle il loro bambino per una notte al riparo dal freddo, nel suo hotel.
Ai continui “no” della madre, Lindsay aveva così reagito: «Questo è traffico di minore. Non vi lascerò andare fino a quando non verrete con me. Ora so chi siete. Non giocate con me».
«È vostro figlio lui? - ha aggiunto infuriata, mescolando l’inglese all’arabo -. È del Pakistan?»
A quel punto è arrivata la reazione violenta della donna.
Riflettendo su quanto accaduto, la star di Mean Girls ha dichiarato sul magazine Paper: «Ci sono attrici, molte attrici che per quanto ne so non utilizzano Instagram o Twitter. Io credo che bisogna utilizzarli. È il tuo modo di controllare quello che si dice in giro su di te. Io ho recentemente commesso un errore, registrando quel video live. Ho imparato la lezione. Penso sia importante perché se stai facendo qualcosa e vuoi rivolgerti direttamente ai tuoi fan, puoi contattarli e vedere le loro opinioni e farti un’idea. Mentre in passato, ciò non era possibile».
Lindsay ha preferito non scendere nei particolari della vicenda durante l’intervista perché «troppo stanca», ma in un comunicato via e-mail ha scritto: «Ho letto la situazione in maniera sbagliata. Ho imparato da lì. E questo è tutto quello che ho da dire».
Nel prosieguo dell’intervista, invece, la Lohan ha criticato i media per l’immagine negativa che continuano a offrire di lei.
«Posso fare il 99% delle cose per bene e una cosa sbagliata, e la stampa si concentrerà su quella sbagliata. Dietro le quinte, sono una persona migliore. Sono un essere umano. Faccio i miei errori. Ma sono solo quelli a essere riportati».
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