L'attrice statunitense Hilary Swank è stata insignita del Leopard Club Award.
Vent'anni di carriera alle spalle, la Swank ha al suo attivo anche due premi Oscar vinti come miglior attrice protagonista...
... il primo dei quali vinto per la pellicola «Boys don't cry» (1999) con cui l'attrice è diventata un punto di riferimento della comunità transgender.
«Mi sono sempre identificata in personaggi forti, che non si arrendono, che fanno la differenza», ha dichiarato.
Hilary Swank sul red carpet del Locarno Film Festival 2019.
Ancora la Swank insieme al consigliere federale Alain Berset (al centro) e la moglie Muriel (a destra).
Hilary Swank posa con il Leopard Club Award.
Hilary Swank a Locarno: «Mai arrendersi»
L'attrice statunitense Hilary Swank è stata insignita del Leopard Club Award.
Vent'anni di carriera alle spalle, la Swank ha al suo attivo anche due premi Oscar vinti come miglior attrice protagonista...
... il primo dei quali vinto per la pellicola «Boys don't cry» (1999) con cui l'attrice è diventata un punto di riferimento della comunità transgender.
«Mi sono sempre identificata in personaggi forti, che non si arrendono, che fanno la differenza», ha dichiarato.
Hilary Swank sul red carpet del Locarno Film Festival 2019.
Ancora la Swank insieme al consigliere federale Alain Berset (al centro) e la moglie Muriel (a destra).
Hilary Swank posa con il Leopard Club Award.
Il Locarno Film Festival ha insignito l'attrice Hilary Swank del Leopard Club Award.
«Mi sono sempre identificata in personaggi forti, che non si arrendono, che fanno la differenza. Non so se ho cercato quei ruoli, ma è certo che li ho trovati. E vorrei che fossero riconosciuti anche i direttori dei casting, la loro funzione è fondamentale».
Forse è questa frase che sintetizza più di tutti il carattere di Hilary Swank, umili origini rivendicate senza protervia, due premi Oscar come migliore attrice per «Boys Don't Cry» e «Million Dollar Baby».
Più di 20 anni di carriera
«Ho già più di 20 anni di carriera, incredibile. Quando ho vinto il primo Oscar nel 2000 tutti hanno parlato di «sorpresa» e «sconosciuta», invece erano già 9 anni che lavoravo duro nell'ambiente», spiega l'attrice 45enne.
«Come Brandon Teena di «Boys Don't Cry» sono diventata – racconta – un punto di riferimento della comunità transgender e mi sono accorta che anche oggi a New York ci sono persone che subiscono abusi persino in una città inclusiva».
Locarno Film Festival 2019
Locarno Film Festival 2019
Il film «Vitalina Varela» del regista portoghese Pedro Costa ha vinto il Pardo d'oro.
Vitalina Varela, vero nome dell'attrice protagonista, racconta l'arrivo a Lisbona di un'abitante di Capo Verde che ha perduto suo marito. La signora Varela ha ricevuto il premio di migliore attrice.
Il premio per la migliore interpretazione maschile è stato vinto da Regis Myrupu.
Damien Manivel («Isadora's Children») è stato premiato come miglior regista.
Francesca Cavallin al Film Festival di Locarno in Svizzera.
Agathe Bonitzer al Festival del Cinema di Locarno
Carice van Houten al Festival del cinema di Locarno.
Fredi M. Murer, Pardo alla carriera al 72esimo Locarno Film Festival
Il regista coreano Jung-bum Park
Mendrisio: ricevimento degli ambasciatori al Locarno Film Festival. Nella foto di gruppo per gli ospiti d'onore del ricevimento. Da sinistra Christian Vitta Presidente del Consiglio di Stato ticinese, Marina Carobbio Guscetti Presidente del Consiglio nazionale, Jean-René Fournier Presidente del Consiglio agli Stati, Ignazio Cassis Consigliere federale e Boas Erez Rettore dell'USI università della Svizzera italiana.
Mendrisio: ricevimento degli ambasciatori al Locarno Film Festival. Nella foto l'Architetto Mario Botta da il benvenuto al Teatro dell'Accademia.
La star coreana SONG Kang-oh mostra con orgoglio l'Excellence Award 2019, assegnato per la prima volta dal Festival ad una personalità del cinema asiatico.
Il regista algerino Rabah Ameur-Zaimeche, autore della pellicola «Terminal sud»
Halina Reijn, regista della pellicola «Instinct» incentrata sulla vicenda di una psicologa sedotta dal molestatore sessuale che ha in cura.
L'attrice Carice van Houten, protagonista di «Instinct».
Jimmie Fails (a sinistra) e Joe Talbot (a destra), interprete e regista del film statunitense «The last black man in San Francisco».
L'attore coreano SONG Kang-oh sarà insignito, lunedì 12 agosto, dell'Excellence Award 2019, il primo dedicato ad una personalità del cinema asiatico.
Artista straordinariamente duttile, SONG ha spaziato fra diversi generi cinematografici durante la sua carriera ventennale, continuando costantemente a sperimentare.
Il regista coreano BONG Joon-ho, con cui SONG ha girato ben quattro film. La loro ultima fatica insieme è «Salinui chueok» (Memories of Murder) proiettata a Locarno.
L'attrice statunitense Hilary Swank è stata insignita del Leopard Club Award.
Vent'anni di carriera alle spalle, la Swank ha al suo attivo anche due premi Oscar vinti come miglior attrice protagonista...
... il primo dei quali per la pellicola «Boys don't cry» (1999) con cui l'attrice è diventata un punto di riferimento della comunità transgender.
«Mi sono sempre identificata in personaggi forti, che non si arrendono, che fanno la differenza», ha dichiarato.
Hilary Swank sul red carpet del Locarno Film Festival circondata dai giornalisti.
Ancora la Swank insieme al consigliere federale Alain Berset (al centro) e la moglie Muriel (a destra).
Il portoghese João Nicolau, regista del film «Technoboss».
T come «Technoboss»: (da sinistra a destra) il produttore Luis Urbano, l'attrice Luisa Cruz e il collega di set Miguel Lobo Antunes, nonché il regista Joao Nicolau durante il photocall di presentazione della pellicola portoghese.
L'attrice e registra francese Jeanne Balibar durante il photocall della sua opera «Merveilles a Montfermeil», presentata nella sezione Cineasti del presente.
Mathier Amalric, uno degli interpreti della pellicola «Merveilles a Montfermeil».
Emmanuelle Beart durante il photocall di «Merveilles a Montfermeil».
L'islandese Runar Runarsson, regista di «Bergmal».
Il regista Samir, autore di «Baghdad in my Shadow», presentato fuori concorso.
L'attore e regista svizzero Luke Gasser.
Sebastian Rudolph, interprete del film tedesco «Das freiwillige Jahr».
Il regista giapponese Koji Fukada, autore della pellicola «Yokogao» (A Girl Missing).
L'attrice Mariko Tsutsui, interprete del film giapponese «Yokogao»
La regista svizzera Natascha Beller, a Locarno con una esilarante commedia contemporanea, «Die fruchtbaren Jahre sind vorbei».
Cast e regista di «Die fruchtbaren Jahre sind vorbei»: (da sinistra a destra) le attrici Anne Haug, Michele Rohrbach, Janelle Berdioui, la regista Natascha Beller, e l'attrice Sarah Hostettler.
La regista e attrice Valerie Donzelli, a Locarno con l'opera «Notre dame».
L'attore Pierre Deladonchamps, interprete del film francese «Notre dame».
Il regista Patrick Vollrath, a Locarno con «7500», pellicola ambientata a bordo di un aereo dirottato.
Fra gli interpreti di «7500» anche l'attore statunitense Joseph Gordon-Levitt.
Le registe Dawn Luebbe (a sinistra) e Jocelyn DeBoer (a destra), co-autrici del film «Greener Grass»
La regista Nadege Trebal ha presentato a Locarno la sua ultima fatica «Douze Mille».
La regista Maura Delpero, a Locarno con la sua opera prima «Maternal».
Denise Carrizo, una delle interpreti della pellicola «Maternal».
Anche l'attrice ucraina Lidiya Liberman recita nella pellicola «Maternal».
Il regista francese Stéphane Demoustier, ha presentato al festival la sua pellicola «La fille au bracelet».
Anais Demoustier, protagonista del film «La fille au bracelet».
Melissa Guers, interprete del film «La fille au bracelet».
La regista brasiliana Maya Da-Rin a Locarno con la pellicola «A Febre».
Regis Myrupu, protagonista del film di Maya Da-Rin.
Rosa Peixoto, interperete della pellicola brasiliana «A Febre».
Il regista egiziano Basim Magdy, durante il photocall del suo film «New acid».
Il consigliere federale Alain Berset durante una conferenza stampa al Locarno Film Festival.
Da sinistra a destra: Isabelle Chassot, direttrice dell'Ufficio federale della cultura, Alain Berset e Ivo Kummer, direttore della sezione cinematografica dell'Ufficio federale della cultura.
La direttrice artistica del Festival, Lili Hinstin, durante la serata di apertura di mercoledì 7 agosto.
La Piazza Grande di Locano gremita di spettatori.
Il Presidente della kermesse, Marco Solari, presenta la giuria del festival.
Il direttore operativo Raphael Brunschwig (a destra) e il suo vice Mattia Storni (a sinistra).
Una veduta notturna della Piazza Grande di Locarno, magnifica cornice della kermesse cinematografica.
Il red carpet della 27° edizione del Locarno Film Festival
L'attrice italiana Alba Rohrwacher durante la serata di apertura.
Il cast di «Magari», opera prima di Ginevra Elkann, presentata in antreprima mondiale a Locarno.
Il consigliere federale Alain Berset (a sinistra) e sua moglie Muriel insieme al presidente del festival Marco Solari.
Il momento è finalmente arrivato! Stasera, mercoledì 7 agosto, debutta la 72° edizione del Locarno Film Festival.
Sarà un esordio bagnato quello dell'edizione 2019 della nota kermesse cinematografica? Secondo MeteoSvizzera sembrerebbe di no.
Alla cerimonia di apertura (21.30) seguirà la proiezione di «Lettre à Freddy Buache» di Jean-Luc Godard...
... e di «Magari», opera prima di Ginevra Elkann (nella foto durante il photocall di presentazione del film).
Protagonisti della pellicola, presentata al festival in anteprima mondiale, sono gli attori italiani Riccardo Scamarcio (a sinistra) e Alba Rohrwacher (a destra).
Il cast di «Magari», di Ginevra Elkann, durante il photocall di presentazione.
La direttrice artistica del festival Lili Hinstin durante la serata pre-festival di martedì 6 agosto.
La Piazza Grande di Locarno by Night.
Un formidabile trio in Piazza Grande a Locarno: (da sinistra a destra) il direttore operativo Raphael Brunschwig, la direttrice artistica Lili Hinstin e il Presidente del festival Marco Solari.
Ancora Marco Solari, Presidente del Locarno Film Festival, in Piazza Grande.
Veduta sulla Piazza Grande di Locarno che, dal 7 al 17 agosto 2019, si animerà all'insegna del buon cinema.
La squadra della 72° edizione al completo durante la conferenza stampa di presentazione, svoltasi a Bellinzona lo scorso 17 luglio. Da sinistra a destra, Mattia Storni, Nadia Dresti, Claudio Franscella, Raffaella Castagneda, Marco Solari, Lili Hinstin e Raphael Brunschwig.
La direttrice artistica Lili Hinstin fa quest'anno il suo esordio alla guida del festival.
Ancora Lili Hinstin (a destra) e il direttore operativo Raphael Brunschwig (a sinistra) durante la presentazione del programma della 72° edizione della kermesse.
Tanti i film di questa 72° edizione: 128 quelli della selezione ufficiale di 246 complessivi scelti fra oltre 4.000 proposti.
La francese Lili Hinstin, già direttrice artistica dal 2013 dell'Entrevues Belfort International Film Festival, subentra quest'anno alla guida della kermesse locarnese al posto di Carlo Chatrian.
L'ex direttore artistico Chatrian, alla guida del festival di Locarno dal 2012, è passato alla direzione artistica del Festival internazionale del cinema di Berlino. Nella foto ancora Lili Hinstin.
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