Nuvole, storia vera di Sobiech, la musica oltre la malattia
Argus è cantautore morto a 18 anni in film su Disney+ da 16/10
ROMA, 12 OTT – Nel 2013 uno sconosciuto cantautore 17 enne, Zach Sobiech, allora all'ultimo anno di liceo, autore di canzoni delicate, sincere e ironiche (tra i riferimenti Jason Mraz, che appare in un cameo nel film, ndr) inizia a scalare le classifiche Usa, e poi anche di Gran Bretagna e Canada, con un singolo, Clouds, e un album, Fix me up, incisi con l'amica e compagna di liceo, altrettanto talentuosa, Samantha 'Sammy' Brown. La realizzazione di un sogno per Sobiech, malato terminale, che muore nel maggio 2013, qualche settimana dopo aver compiuto 18 anni, per il tumore, un osteosarcoma, con cui combatteva da anni. Una storia incredibile segnata dal dramma, che grazie alla personalità di Sobiech, positivo, ottimista, pieno di energia, e alla sua arte attraverso cui si raccontava, è diventata fonte di ispirazione per tanti ragazzi, e non solo. Justin Baldoni, che aveva contributo nel 2013 a far conoscere Sobiech, dedicandogli una puntata ritratto della sua serie documentaria online My last days, torna a raccontarlo in Nuvole, film di fiction, ad alta dose di emozioni e musica, basato sul libro memoriale della mamma del cantautore, che dopo aver dovuto rinunciare all'uscita in sala per l'emergenza pandemia, debutta il 16 ottobre su Disney+.
A interpretare Zach è la rivelazione Fin Argus, qui al suo primo ruolo da protagonista. Insieme a lui nel cast Neve Campbell, Sabrina Carpenter, Tom Everett Scott e Madison Iseman. «L'idea del film era nata subito dopo il documentario, ne avevo parlato con Zach proprio poco prima che morisse. Gli avevo promesso che avrei fatto tutto il possibile per far conoscere sempre più la sua storia, il suo messaggio e il fondo per la ricerca creato dalla sua famiglia» spiega Baldoni in conferenza stampa. Argus, musicista e attore, classe 1998, conosceva già la storia di Zach dal 2013 «quando era arrivato al primo posto su iTunes con Clouds. Un membro della mia famiglia ha combattuto il cancro durante tutta la mia infanzia, così mi ha toccato molto la sua vicenda» dice. Per il giovane attore è stato importante «riflettere l'essere un mattacchione e la gioia di vivere di Zach, e mostrare come questo si manifestasse in tutti i suoi rapporti». (ANSA).
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