Giubileo di Platino Il secondo giorno, la messa a Saint Paul

SDA / Red

3.6.2022

Lo spettacolo di quattro giorni in onore della Regina Elisabetta II ha avuto un inizio brillante. Venerdì, l'attenzione si concentra sulla riflessione e sulla gratitudine, con una funzione religiosa. Sua Maestà stessa, tuttavia, osserva da lontano. 

SDA / Red

3.6.2022

La regina Elisabetta seguirà anche il Derby ippico di sabato, inserito fra le celebrazioni del Giubileo di Platino, in televisione dalla sua residenza nel castello di Windsor. Lo ha reso noto Buckingham Palace. 

La partecipazione al Derby era stata lasciata in sospeso nei programmi ufficiali, a differenza di quella in chiesa, che era prevista ed è stata cancellata causa l'affaticamento sopportato giovedì dalla sovrana.

Nelle ore precedenti, la duchessa di Cambridge, Kate, moglie del principe William, secondo in linea di successione al trono britannico, aveva spiegato a un'invitata agli eventi odierni del Giubileo che la regina ha avuto ieri «una giornata deliziosa» con il bagno di folla dell'inaugurazione delle celebrazioni in suo onore dal balcone di Buckingham Palace.

Ma che ha comunque dovuto affrontare una giornata «molto faticosa», data l'età e le difficoltà di movimento apertamente confessate negli ultimi mesi. Di qui la decisione di evitare per ora altri spostamenti o appuntamenti impegnativi del programma festivo, salvo quelli organizzati direttamente nel parco del castello di Windsor in cui vive.

Fonti di palazzo hanno peraltro precisato oggi stesso che nel complesso Sua Maestà «sta bene».

Le parole del vescovo alla messa a Saint Paul

«Maestà, ci dispiace che non sia qui con noi oggi di persona, ma Lei è ancora in sella. E siamo felici che abbia altra strada da fare». Sono le parole rivolte direttamente a Elisabetta II dall'arcivescovo anglicano di York, Stephen Cottrell, quasi a voler rassicurare il Regno Unito, durante il sermone che ha coronato la liturgia di ringraziamento per i 70 anni sul trono della regina 96enne.

Cottrell ha presieduto il rito, concelebrato da presuli donne e uomini, alla presenza anche di dignitari religiosi britannici cattolici, ortodossi e di varie confessioni non cristiane, oltre che di 400 ospiti d'onore di un'assemblea multietnica: rito conclusosi con l'uscita in corteo dei reali presenti, guidati ancora una volta in rappresentanza della monarca dal principe Carlo, erede al trono 73enne, con la consorte Camilla.

Nel suo sermone, il vescovo ha strappato sorrisi a figli e nipoti di Elisabetta ricordandone «l'amore per i cavalli» e paragonando il suo regno – il più longevo nella storia della monarchia britannica – a «una corsa ippica». Non senza additare ai presenti l'esempio della sua «fedeltà» al servizio del Paese, nel rispetto di quanto «promesso 70 anni fa», come pure quello della sua personale «fede in Gesù Cristo».

L'arrivo a Saint Paul di Harry, Meghan e degli altri reali

Accoglienza calorosa per i duchi ribelli Harry e Meghan da vasti settori della folla che ha assistito agli arrivi delle personalità alla cattedrale di St. Paul, nel cuore di Londra, per il rito religioso di ringraziamento che suggella venerdì la seconda delle 4 giornate di celebrazioni pubbliche del Giubileo di Platino dei 70 anni di regno della 96enne Elisabetta II.

Rimasti giovedì dietro le quinte del balcone di Buckingham Palace, i duchi di Sussex – rientrati per l'occasione nel Regno Unito dagli Usa – sono stati inneggiati da molti presenti e hanno avuto oggi l'onore dei riflettori all'ingresso della cattedrale: presidiata dalla Guardia Reale e da reparti in alta uniforme al suono della campane a distesa.

Le immagini li hanno accompagnati per tutto il corridoio della chiesa fino ai posti in seconda fila riservati loro: Harry in abito civile, ma con le decorazioni militari appuntate al petto; Meghan elegante in un sobrio abito bianco. Entrambi si sono mostrati sorridenti e hanno scambiando battute e molti sorrisi con autorità religiose e civili incaricate di ricevere gli ospiti di spicco prima dell'inizio della messa, che frattanto ha preso le mosse fra canti e inni, officiata dall'arcivescovo anglicano di York, Stephan Cottrell, in sostituzione di quello di Canterbury, Justin Welby, contagiato dal Covid.

Confermata l'assenza per affaticamento della regina Elisabetta in persona, solo l'erede al trono Carlo, affiancato da Camilla, anche lei in bianco, e il fratello maggiore di Harry, William (secondo in linea di successione), con Kate a sua volta elegante in abito giallo, hanno avuto preminenza sui Sussex nel protocollo. Entrambi sono stati pure applauditi all'arrivo e hanno poi preso posto in prima fila nella basilica: con Carlo al centro della scena, di nuovo in rappresentanza ufficiale del vertice della monarchia al posto della madre.

Il secondogenito della Regina, il Principe Andrea, che non ha svolto alcuna funzione pubblica dopo il suo coinvolgimento in uno scandalo di abusi, ma che era comunque atteso alla funzione, ora non partecipa, come sua madre. Il 62enne ha contratto il Covid e quindi ha disdetto con poco preavviso.

La folla fischia Johnson al suo arrivo alla cattedrale

Al suo arrivo a Saint Paul, fischi e ‹boo› si sono levati nei confronti del premier Tory britannico, Boris Johnson, da alcuni settori della folla che assiste agli arrivi dei vip al rito di ringraziamento: appuntamento riservato in prima fila alle élite del Paese.

Johnson – tuttora minacciato dai contraccolpi dello scandalo Partygate sui ritrovi organizzati fra il 2020 e il 2021 a Downing Street in violazione delle restrizioni Covid allora in vigore per milioni di britannici – è arrivato con la first lady Carrie (come lui multata per un evento del Partygate), ed è stato l'unico leader fischiato nella parata di arrivi di ministri del suo stesso governo, esponenti delle opposizioni, ex primi ministri, alti papaveri civili e militari.

Vestito con un tight, e affiancato dalla moglie in abito rosso lungo con cappello d'ordinanza, BoJo ha comunque fatto buon viso a cattivo gioco, sorridendo e salutando verso chi invece lo applaudiva.

L'assenza della Regina

Le celebrazioni per il Giubileo del Trono di Elisabetta II devono fare a meno della partecipazione personale della Regina, questo venerdì. La monarca, 96 anni, ha avvertito «un certo disagio» durante le celebrazioni e mancherà alla cerimonia nella Cattedrale «con grande riluttanza», ha annunciato Buckingham Palace giovedì sera.

La monarca 96enne ha avuto negli ultimi tempi ricorrenti «problemi di mobilità» e usa un bastone durante le sue rare apparizioni pubbliche.

Tuttavia, il palazzo ha sottolineato che Elisabetta si è goduta i festeggiamenti fino ad ora. Durante la sua apparizione sul balcone di Buckingham Palace, giovedì, si è mostrata allegra e spensierata. Ha salutato la folla e ha chiacchierato con il pronipote Louis, che si è fatto notare per le sue smorfie e le orecchie coperte. 

Il parere degli esperti sulla mancata partecipazione

L'interpretazione prevalente è che Elisabetta sia inevitabilmente provata dalle fatiche di ieri, aggravate dai problemi di mobilità pubblicamente confessati negli ultimi mesi. L'espressione usata dal palazzo nel comunicato in cui è stato formalizzato questo ennesimo forfait recente fa riferimento in effetti a un certo «discomfort»: quindi non un malore, bensì – apparentemente – un malessere passeggero frutto di stanchezza.

Secondo Jonny Dymond, royal correspondent della Bbc, il Giubileo appare del resto sempre più come un momento di «celebrazione e ringraziamento per un'era che si avvia alla conclusione». Sullo sfondo di segnali come la delega negli ultimi mesi all'eterno erede al trono Carlo della rappresentanza della monarchia in tutte le più importanti cerimonie «militari, religiose e istituzionali» del Regno che a suo giudizio evocano una co-reggenza di fatto: «Una transizione che nel più britannico dei modi – non dichiarato, non scritto e non espresso – è già cominciata».

La Regina giovedì sera ha fatto brillare il regno

Al termine della prima giornata di festa del suo Giubileo, la Regina ha illuminato simbolicamente il suo regno dal Castello di Windsor. Ha toccato un piccolo globo, che rappresenta il Commonwealth, segnalando l'accensione dei fari in tutto il Regno Unito e oltre. Anche mentre lo faceva, appariva soddisfatta e rilassata.

Contemporaneamente, il nipote William era presente a Buckingham Palace a Londra per l'accensione dell'«Albero degli alberi», un albero di luci composto da molti alberi singoli più piccoli. Il cantante Gregory Porter si è esibito con un coro gospel londinese e ha cantato «A Life Lived with Grace», una canzone scritta appositamente per l'occasione.

Le congratulazioni di Kim Jong-un

Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha inviato un messaggio di congratulazioni alla regina Elisabetta II mentre Londra ha dato il via alle celebrazioni per celebrare i suoi 70 anni al trono, ha affermato il ministero degli Esteri di Pyongyang.

Londra e Pyongyang hanno stabilito relazioni diplomatiche nel 2000 e hanno mantenuto le rispettive ambasciate, nonostante il peggioramento dei legami della Corea del Nord con l'Occidente per lo sviluppo di armi nucleari e di altro tipo.

«Mando le mie congratulazioni a te e al tuo popolo in occasione della festa nazionale del tuo Paese, l'anniversario ufficiale del compleanno di Vostra Maestà», ha detto Kim nel messaggio alla regina, che il ministero degli Esteri ha detto sia stato inviato giovedì.