Supernova, amore gay e malattia da Oscar
Stanley Tucci e Colin Firth in film di Macqueen
ROMA, 16 OTT – Con un cast da Oscar, è passato nella selezione ufficiale della 15/ma edizione della Festa di Roma SUPERNOVA di Harry Macqueen con protagonisti assoluti Sam (Colin Firth) e Tusker (Stanley Tucci) coppia gay intellettuale molto affiatata alle prese con quello che potrebbe essere il loro ultimo viaggio. Il film, già in concorso al San Sebastián Film Festival, è un singolare road movie in camper pieno di sentimento, ma mai sdolcinato e retorico.
Sam è un famoso pianista da tempo legato con lo scrittore di successo Tusker. I due si amano come possono farlo due artisti, ma tra loro da poco è entrata l'ombra della malattia.
Allo scrittore infatti è stata diagnosticato un inizio di demenza precoce. Per ora solo pochi impacci e qualche dimenticanza, ma il tempo per la coppia diventa, giorno dopo giorno, sempre più prezioso.
Il tenero Sam non fa che pensare a come sarà la vita senza il suo amato, mentre quest'ultimo, più concreto, ha un problema non da poco: quello di veder sfuggire presto la sua autonomia insieme alla coscienza di se stesso.
Dice così con candore Tusker a Sam: «Voglio che mi si ricordi così come sono ora e non come diventerò».
Nel frattempo la coppia, partner da vent'anni, viaggia attraverso l'Inghilterra a bordo del loro vecchio camper per far visita ai loro amici, rivedere famigliari e ritrovare i luoghi dove è nato il loro amore. E tutto questo con dentro al cuore un lutto difficile da sopportare.
«Tutto è nato da una storia personale – dice oggi il regista a Roma -, una cosa che ho vissuto cinque e sei anni fa quando lavoravo con una signora che in un solo anno è cambiata completamente. Dopo essere stata licenziata l'ho vista dopo solo sei mesi su una sedia a rotelle e dopo altri sei mesi è morta. Aveva appunto la demenza precoce, una malattia che non conoscevo. Questa è la scintilla di questo film».
Nel cast del film che sarà distribuito in Italia da Lucky Red anche Pippa Haywood, Peter Macqueen, Nina Marlin. (ANSA).
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