Turismo cinematografico Una blogger immortala vecchi set cinematografici: un successo

dpa

21.1.2019

Una donna originaria di Amburgo gira il mondo alla ricerca dei luoghi nei quali sono stati girati film famosi, quindi li fotografa e pubblica online. Il progetto inizialmente era solo un passatempo occasionale, ma oggi la blogger ha centinaia di migliaia di fan. 

Per Andrea David, i luoghi nei quali sono stati girati film famosi diventano interessanti quando gli attori se ne sono andati, le telecamere sono state smontate e le scene sono state trasmesse da tempo sugli schermi di cinema e televisori. A 41 anni, questa amburghese si descrive come una fan del turismo cinematografico e va alla ricerca di tali luoghi celebri in tutto il mondo.

E l'idea ha riscosso grande successo: aperto nel 2007, il sito internet «filmtourismus.de» viene ormai visitato ogni mese da 180 000 persone, secondo le statistiche fornite dalla stessa Andrea David. A volte, è anche possibile determinare, grazie alla ripartizione dei click, quale film venga trasmesso in un determinato momento in tv, spiega la blogger nata a Rottweil, nel Baden-Württemberg. Numerosi telespettatori hanno infatti voglia di informarsi sulla storia delle pellicole durante le pause pubblicitarie.

Quasi 300 000 abbonati su Instagram

Su Instagram, dove la donna comunica in inglese, i follower arrivano dal mondo intero. I luoghi dei set cinematografici sono infatti destinazioni turistiche molto gettonate, e non sono poche le persone che pubblicano online le foto delle loro vacanze. Ma nel caso di Andrea David, va detto che le sue immagini hanno qualcosa in più. Grazie ad un metodo semplice ma originale, è riuscita a totalizzare quasi 300 000 abbonati su Instagram: le sue fotografie presentano, in primo piano, le scene tratte dalle varie pellicole.

Il castello di Alnwick, nel nord dell'Inghilterra, è ad esempio la scuola di magia di Poudlard dei film di «Harry Potter», mentre l'isola spagnola di Gaztelugatxe è stata teatro della serie di successo «Game of Thrones». Per Andrea David, il fatto che una spiaggia qualsiasi, il sentiero in un bosco o una casa pericolante evochino un film celebre è la molla che la spinge a scovare questi luoghi: «Il turismo cinematografico permette di vedere cose che gli altri non notano».

Il turismo cinematografico è in piena espansione

Andrea David è seduta in un piccolo ristorante nel quartiere di Eimsbüttel e beve un caffellatte. La donna, dai capelli castani scuri, ci spiega che viaggia circa una volta al mese. La ritroviamo ad Amburgo, dove vive con suo marito e suo figlio. Da più di cinque anni, la sua passione per i viaggi è diventata un mestiere: la giramondo scrive articoli per guide turistiche online, agenzie di viaggio e riviste. E partecipa anche a conferenze sull'importanza dei luoghi cinematografici per l'industria del turismo. 

Molti cinefili sono attratti dagli Stati Uniti, ma anche lontano da Hollywood numerosi luoghi che evocano film vengono frequentati assiduamente. Claudia Gilles, della Federazione tedesca del turismo (Deutscher Tourismusverband), cita ad esempio la città sassone di Görlitz e l'abbazia di Eberbach, che hanno funto da teatro dell'adattamento cinematografico del romanzo di Umberto Eco «Il nome della rosa».

Eppure, «non tutti i film e non tutte le serie hanno lo stesso potenziale, sul lungo termine, da questo punto di vista», sottolinea Gilles. Occorre inoltre chiedersi sempre se sia opportuno per la regione e per la sua immagine l'uso di tali luoghi a fini turistici: «"Il Signore degli Anelli" attira un pubblico differente rispetto a quello di "Der Bergdoktor"». Senza dimenticare che a contare sono anche la presenza di buone infrastrutture e la cooperazione di tutti gli attori implicati. 

Consigli pratici per la visita dei luoghi delle riprese

Adepta del turismo cinematografico, Andrea David offre consigli pratici ai lettori del suo sito internet. Spiega ad esempio che sul luogo di un set ci si può ritrovare in una proprietà privata, il che comporta la richiesta di un permesso per potervi accedere. Oppure che se un'area attrae molte persone, è preferibile visitarla in bassa stagione. La blogger racconta poi cosa fare nel caso in cui la visita di un luogo si riveli un flop (perché il paesaggio non è più quello del film, perché un cantiere in costruzione blocca la vista o perché il posto è semplicemente introvabile): «Fa parte dei miei compiti: informare le persone affinché sappiano come comportarsi sul posto».

Il suo marchio di fabbrica - le immagini delle scene dei film di fronte al paesaggio originale - ha un elemento di praticità alla base: all'inizio, quelle fotografie rappresentavano l'unico modo per chiedere agli abitanti informazioni in caso di difficoltà a trovare il punto esatto in cui sono state effettuate le riprese. «Perché anche se le persone non hanno visto il film - spiega Andrea David - possono riconoscere un immobile, o una roccia o altro. E spesso, in quel momento esclamano: "Ma sì, lo so, è proprio lì"». 

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