In un'intervista rilasciata al Tagesanzeiger il numero 1 dello sci mondiale afferma che il riscaldamento globale è una trovata degli ambientalisti. "Neve ne abbiamo a sufficienza, a volte anche tanta".
I mondiali di Are in Svezia stanno per iniziare, lo sa benissimo l'engadinese d'origine Gian Franco Kasper, dal 1998 presidente del FIS (Federazione Internazionale di Sci), che con le sue parole - e non è la prima volta - riscalda gli animi nella stagione fredda.
A Kasper, 75 anni, è stato più volte rinfacciato di non stare al passo con i tempi, di non aver modernizzato il circo bianco.
Lo spreco di acqua per creare la neve artificiale, secondo il numero 1 dello sci mondiale, è come bagnare il giardino di casa ... nessuno smette di farlo.
Secondo Kasper la questione del riscaldamento globale è un trovata degli ambientalisti: "Non ci sono dati che lo certificano. Abbiamo neve, a volte anche tanta neve".
Mentre le temperature ad Are scendono a meno 10° celsius, e in Svizzera gli studenti scendono in piazza per chiedere più impegno ambientale da parte della politica e dei cittadini, Kasper ricorda che l'anno scorso, a Pyeongchang, in occasione delle Olimpiadi invernali, il termometro toccò i meno 35°.
"A chi si lamentava per le temperature rigide dicevo: ' Benvenuto nell'era del global warming' ", racconta ancora il nativo di St. Moritz ai giornalisti del Tagesanzeiger.
L'intervista si chiude con una provocazione, si spera: " Per noi come Federazione è più semplice organizzare degli eventi dove ci sono delle dittature. Da un punto di vista commerciale non ho dubbi: andrei solo dove c'è un governo dittatoriale, specialmente in materia ambientale; ci sono molto meno problemi."