Sul caso Maldini Ancelotti: «Il Milan non ha mostrato cultura storica e rispetto»

bfi

9.6.2023

Carlo Ancelotti 
Carlo Ancelotti 
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La separazione tra Paolo Maldini e il Milan ha generato diverse reazioni tra i tifosi rossoneri e coloro che ne hanno fatto la storia. Anche Carlo Ancelotti ha espresso la sua forte opinione a riguardo.

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Non hai tempo? blue News riassume per te:

  • Le strade del Milan e Paolo Maldini si sono separate improvvisamente a fine stagione.
  • Carlo Ancelotti, grande ex del club rossonero, biasima la scelta della società.
  • Il presidente Scaroni e Franco Baresi chiedono ai tifosi di guardare avanti, con occhio rivolto all'innovazione.

La separazione tra Paolo Maldini e il suo Milan, seguita da uno scarno comunicato ha toccato milioni di tifosi rossoneri in tutto il mondo, da chi ha apprezzato l'ex capitano e bandiera del Milan per più di venti stagioni, ai più giovani, che ne hanno solo assaporato la leggenda.

Tra tutti si è fatta sentire anche la voce di uno che con il Milan ha giocato, ma che soprattutto da allenatore, ha vinto tutto. Carlo Ancelotti, oggi alla guida del Real Madrid, non ha lesinato la sua amarezza per la decisione della società, per i modi in cui è stata comunicata: «Io a Madrid ho imparato che la storia di un club va rispettata sempre - ha dichiarato il 63enne in un'intervista a Il Giornale - qui Di Stefano, Amancio, Gento, Puskas sono ancora valori esclusivi verso i quali si nutre riverenza. Per conservare la storia ai massimi livelli, va tutelata la memoria del passato, quello che è successo con Maldini dimostra una mancanza di cultura storica, di rispetto della tradizione milanista. Se è vero che con la storia non si vince è anche vero che la storia insegna a vincere».

Carletto non è un uomo che parla molto, le sue parole sono in genere soppesate: «I club di football che pensano di fare business al di sopra dello spirito sportivo sono destinati a fallire. Il mecenatismo non ha più il significato di prima, ma l'affarismo è negativo».

Le parole del presidente del Milan: «Modello innovativo»

ll presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha sì provato a spiegare le ragioni della scelta: «Tutti noi, e particolarmente io, abbiamo sempre avuto rapporti eccellenti con Paolo Maldini, che è un gentiluomo, una persona attaccata al Milan e che al Milan ha fatto bene - ha detto in un'intervista a Il Corriere della Sera - Noi però seguiamo un modello un po' innovativo, almeno per l’Italia, di gestione del club, che ci porta a considerare tutte le nostre attività come collegiali: si lavora in team».

Baresi: «Chiedo ai tifosi passione e maturità»

Vicepresidente onorario del Milan, oggi, ma soprattutto altra grandissima bandiera e leggenda dei rossoneri come lo è stato Paolo Maldini, anche Franco Baresi ha detto la sua sull'allontanamento dell'ex compagno di squadra: «Ai tifosi chiedo ancora una volta di mostrare la maturità che hanno sempre dimostrato in passato e di sostenere la squadra con grande passione, perché solamente insieme potremo raggiungere grandi successi».

 Franco Baresi (sinistra) e il giovanissimo Paolo Maldini nel 1988
 Franco Baresi (sinistra) e il giovanissimo Paolo Maldini nel 1988

«L'obiettivo è sempre quello di essere competitivi in Italia e in Europa - ha detto a La Gazzetta dello Sport - La proprietà lavorerà per rinforzare la squadra, in quanto è consapevole dell’importanza di gestire un club come il Milan, per rimanere protagonisti e competitivi. Il Milan è un grande club, ha una grande storia e, come ha detto il nostro ad, le ambizioni non cambiano. Dobbiamo impegnarci al massimo per continuare il percorso positivo di questi ultimi anni».

Franco Baresi sposa così la causa del club e la sua direzione, che non può essere subordinata a nessun romanticismo. «Baresi è dotato di uno stile unico, prepotente, imperioso, talora spietato», aveva detto di lui Gianni Brera.