La Juventus, a Lecce, non è andata oltre il pareggio. Gianluigi Buffon parla dell'abitudine a dover vincere, di De Ligt e dell'Inter di Antonio Conte.
L'Inter ha pareggiato contro il Parma (2-2), la Juventus non è andata oltre l'1-1 contro il Lecce, anche il Napoli ha portato a casa un solo punto contro la Spal (1-1). Del quartetto di testa solo l'Atalanta, in versione spettacolo, ha conquistato tre punti umiliando l'Udinese (7-1). La Roma, vincendo 2-1 contro il Milan si è portata ad un solo punto dal Napoli.
La Juventus condannata a vincere. È il destino dei grandissimi. Ma un pareggio, visti anche i risultati di Inter e Napoli, non è da buttar via, come conferma Gianluigi Buffon, in un'intervista concessa alla trasmissione Tiki Taka durante la quale ha parlato anche della sua avventura a Parigi, di De Ligt, Chiellini, Ronaldo e Conte.
Condannati a vincere
«Nel calcio ci sono tre risultati, alle volte fa bene accettare anche il pareggio senza creare polemiche. - Ha detto il 41enne portiere - A Lecce abbiamo fatto una bellissima gara, è chiaro però che abbiamo abituato tutti a vincere».
Capitolo PSG
Buffon ha giocato una sola stagione a Parigi, dopo 17 stagioni alla Juventus, poi, il ritorno a Torino, inaspettato.
«Non potevo non accettare il tipo di proposta sportiva ed economica che mi è arrivata, volevo ancora mettermi in gioco».
La Juventus non si era certo dimenticata di lui.
«La Juve mi ha fatto un’offerta interessante e io non ci ho pensato due volte».
Su di un possibile futuro come dirigente Buffon non ne vuole ancora parlare, non ha ancora raggiunto l'età per pensare al ritiro.
«In questo momento sono in una condizione psicofisica che mi permette ancora di sentirmi un giocatore importante, non ho dunque preso in esame il mio futuro. Quando mi accorgerò di non essere più all'altezza della situazione, io stesso andrò dalla società e dirò che è finita».
La vera avversaria della Juve in Italia
Non ha dubbi Buffon sull'avversario con il quale la Juventus dovrà fare i conti per riuscire a mettere le mani sullo scudetto, il nono consecutivo: «Quest’anno è l'Inter l’avversaria numero uno, forse possono perdere qualche colpo perché giocano la Champions. Conosco Conte e so che è in grado di fare miracoli sportivi».
Il Napoli?
«La squadra di Ancelotti è ancora in corsa, certo. Oggi doveva cogliere l’opportunità per mettere pressione psicologica a Juve e Inter (Spal-Napoli 1-1 n.d.r.)».
De Ligt ancora inespresso
«In questo periodo sembra che il ragazzone abbia la nuvola di Fantozzi sulla testa».
Sarrismo dopo l'Allegrismo
Dopo cinque stagioni con al comando Massimiliano Allegri- condite da 5 scudetti, 4 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane e 2 finali di Champions League - la società torinese ha messo Maurizio Sarri al timone della propria corazzata.
«Credo che nel giro di un paio di mesi si vedrà la sua vera Juve, in questo momento abbiamo perso qualche interprete importante come Douglas Costa o Ramsey, pedine sulle quali puntiamo tanto».
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