Mancava solo l'ufficializzazione del passaggio di Sarri alla Juventus. Molti tifosi del Napoli non l'hanno presa bene.
Lo si aveva intuito, si era capito che Maurizio Sarri sarebbe ritornato in Italia e che poteva essere lui l'erede della panchina lasciata vacante da Massimiliano Allegri.
Ieri è stata data l'ufficialità, e la maggioranza dei tifosi del Napoli non l'ha presa bene.
«Ci hai tradito. Avevamo creduto alle tue parole. Volevi conquistare il Palazzo e adesso ci sei entrato dalla porta principale», è uno dei primi messaggi rimbalzati sui social.
Molti sono i tifosi delusi e amareggiati per il fatto che Sarri abbia scelto proprio la rivale degli azzurri, quella Vecchia Signora che rappresenta il dominio nel calcio italiano e che Sarri aveva sfidato più volte sulla panchina dei partenopei.
«Ovunque, ma non alla Juventus. Siamo delusi. Eravamo tutti con te».
Perché Sarri, nonostante i soli tre anni trascorsi alla guida della società del presidente De Laurentiis era diventato uno degli intoccabili della storia del club. Per lui fu coniato il termine 'sarrismo', l'equivalente di una filosofia di gioco coraggiosa, votata allo spettacolo e al divertimento.
Bene, da oggi anche la pagina facebook ‘Sarrismo – Gioia e Rivoluzione’ è stata chiusa. «C’eravamo tanto amati ed è stato amore vero, vivo, da una parte e dall’altra, di quelle passioni che bruciano in una vampata. Qualcuno dirà che era tutto finto, una questione di soldi, di opportunità. Non ci credete. La verità è che è stato bellissimo e chi non lo ha provato non saprà mai che accidenti si è perso», queste sono le parole che chiudono la pagina facebook dedicata a Maurizio Sarri.
Chi la vive come una sgarbo personale non ha usato mezze parole digitando pensieri pesanti sui social.
In molti ricorderanno quando l'allora allenatore del Napoli alzò il dito medio all'indirizzo dei tifosi della Juventus, diventando quel condottiero impavido che fece tanto infervorare il passionale pubblico napoletano.
C'è anche chi rimane positivo nonostante lo sgarbo, continuando ad apprezzare ciò che Sarri diede ai tifosi del San Paolo.
«Sarri si è fermato, è vero, ma il Sarrismo non è morto. Resta dentro di voi. Continuate a coltivarlo. Non piegatevi al grigiore e al rancore, praticate la Gioia e la Rivoluzione. Noi ci terremo nei paraggi, prendetela pure come una minaccia. Con lo spirito di sempre».
Chi pure giustifica la scelta del professionista, chiedendo se qualcuno rinuncerebbe all'incarico offerto dalla Juventus, uno dei top team europei, una seria candidata alla prossima Champions League.
I moderati non mancano, gli arrabbiati pure. Il calcio continua.