Dopo BVB - Union Berlino L'ex ct della Germania: «Non so se sia stata peggio la partita o ciò che ha detto Kobel»

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8.10.2024

Gregor Kobel non le manda a dire.
Gregor Kobel non le manda a dire.
Keystone

Gregor Kobel è stato criticato nel fine settimana dall'opinionista televisivo Didi Hamann per le sue dichiarazioni dopo la sconfitta del suo Borussia Dortmund contro l'Union Berlino. Il portiere ha reagito a queste critiche nel programma «Heimspiel».

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  • Dopo la sconfitta del suo Borussia Dortmund per 2 a 1 contro l'Union Berlino, il portiere dei gialloneri, lo svizzero Gregor Kobel, ha dichiarato che la squadra «non ha giocato una brutta partita».
  • Con questa affermazione, il portiere della Nati ha messo in agitazione l'opinionista televisivo Didi Hamann, il quale ha criticato l'elvetico.
  • Nel talk show calcistico «Heimspiel» su blue Sport, proprio Kobel commenta la partita contro l'Union e le sue dichiarazioni precedenti, chiarendo che una squadra non dovrebbe ascoltare troppo le critiche di un opinionista televisivo.

Sabato il Dortmund ha perso per 2 a 1 contro l'Union Berlino, meritatamente, e dopo la partita Gregor Kobel ha detto ai microfoni dei media che la sua squadra «non ha giocato una brutta partita».

Dichiarazione che ha provocato un po' di opinioni contrastanti tra tifosi e opinionisti televisivi.

Didi Hamann, ex calciatore e oggi opinionista per Sky, non ha usato mezzi termini: «Non so cosa sia stato peggio. La partita o quello che ha detto Kobel. Ha detto "non abbiamo giocato una brutta partita"... dopo una sconfitta contro una squadra che è stata quasi retrocessa la scorsa stagione».

Kobel è «in una certa misura» interessato alle opinioni degli esperti

Il portiere svizzero del Borussia Dortmund ha così reagito alle dichiarazioni di Hamann nel programma «Heimspiel». Gli è stato chiesto se è interessato a ciò che dice l'ex ct della Nazionale tedesca: «In una certa misura», ha risposto.

«È importante avere persone che analizzano le partite in TV. Ma ascoltare troppo ciò che dicono gli esperti può portare a disordini nella squadra o nel club».

Niente scuse, «giocare a calcio è il nostro lavoro»

Ecco perché secondo lui la comunicazione interna è così importante. «L'obiettivo deve essere quello di chiarire e analizzare le cose all'interno della squadra, sviluppare un'idea comune e poi portarla in campo», ha ribadito il nuovo numero 1 della Nati.

Infine gli è stato chiesto di commentare di nuovo la prestazione della sua squadra contro l'Union Berlino: «Il primo tempo non è stato buono. Nel secondo tempo siamo riusciti a reagire. Ma non è stato sufficiente. Alla fine è stata una delusione».

Il fatto che si giochi due volte a settimana - tra Bundesliga e Champions League - non deve essere usato come scusa, ha detto: «È il nostro lavoro, dobbiamo fornire prestazioni ogni tre giorni. Dobbiamo riuscire a essere costanti, anche così».