Il terzino Mattia Zanotti sta vivendo un eccellente inizio di stagione in Super League. blue Sport ha incontrato il giovane di belle speranze, di proprietà dell'Inter ora in prestito al San Gallo. Ecco un'intervista esclusiva per conoscerlo meglio.
Hai fretta? blue News riassume per te
- Il terzino dell'Inter Mattia Zanotti è attualmente in prestito al San Gallo fino alla prossima estate.
- Con i biancoverdi il 20enne bresciano sta vivendo un eccellente inizio di stagione.
- Qualche settimana fa contro il Grasshoppers ha messo a segno anche la sua prima rete da professionista.
- Affrontando sfide linguistiche e culturali, Zanotti si sta adattando bene al calcio svizzero, apprezzando la maggiore libertà tattica e il forte sostegno dei tifosi a San Gallo.
- blue Sport l'ha incontrato per un'intervista esclusiva.
Il 12.12.2021 Mattia Zanotti ha esordito con la prima squadra dell'Inter nella partita vinta dai nerazzurri contro il Cagliari.
Mattia Zanotti è cresciuto a Brescia, calcisticamente ha mosso i suoi primi passi nella squadra del Virtus Feralpi Lonato. In seguito è passato fra i ranghi del Brescia, prima di entrare nelle giovanili dell'Inter nel 2017.
Inserito nei quadri della Nazionale azzurra sin dalle selezioni Under 15, il terzino dal grande cuore, sempre pronto a farsi chilometri sulla fascia, si è così guadagnato il soprannominato de «Il Trattore», proprio come il suo idolo di gioventù Javier Zanetti.
Ha debuttato nel massimo campionato italiano nel dicembre del 2021 nella sfida Inter-Cagliari. La scorsa stagione Zanotti ha gravitato nell'orbita della prima squadra, scendendo in campo due volte in Serie A. Allo stesso tempo ha giocato 18 match con la Primavera, di cui 5 a livello europeo nell'UEFA Youth League.
In estate è poi stato convocato con la Nazionale italiana Under 20, con la quale ha disputato i Mondiali. Gli azzurri sono arrivati fino in finale, dove si sono dovuti arrendere all'Uruguay.
Mattia Zanotti è stato schierato in tutte le partite, tranne la terza della fase a gironi contro la Repubblica Dominicana. Il terzino bresciano è risultato uno dei migliori giocatori della propria selezione anche in finale, dove è stato schierato nel secondo tempo.
Al termine della competizione il 20enne ha firmato un rinnovo con l'Inter fino al 2025, decidendo in seguito di partire in prestito per San Gallo alla ricerca di tempo di gioco e di nuove esperienze. E la sua decisione per il momento è decisamente pagante.
Da Peter Zeidler, Mattia Zanotti è stato schierato come titolare in 11 occasioni, entrando a partita in corso una volta e saltando la sfida con lo Stade-Lausanne a causa di una squalifica dopo aver ricevuto tre cartellini gialli.
Il 28 ottobre ha poi messo a segno la sua prima rete come professionista contro il Grasshoppers, match in cui ha servito anche due assist. I primi mesi in seno ai biancoverdi sono decisamente positivi per il terzino interista. Così noi siamo andati a incontrarlo...
A 20 anni hai iniziato un'avventura all'estero. Nuova città, nuova nazione, nuova lingua. Come è stato?
All'inizio è stato molto difficile, non lo nego, perché cambiare città e le proprie abitudini non è facile. Poi però piano piano le cose sono migliorate. Nel frattempo ho trovato casa e mi sto abituando alle novità. Ho delle nuove abitudini, la mia tranquillità, e ora sono molto contento.
Qual è stata la cosa più difficile?
Sicuramente il rapporto con la lingua, perché io, appunto, non sapendo molto bene l'inglese, a volte facevo fatica a comunicare con i miei compagni. Adesso invece sto imparando sia l'inglese che il tedesco e le cose vanno già molto meglio.
Ci vuoi dire cosa stai imparando nelle lezioni di tedesco?
Allora, diciamo che siamo partiti dalle basi (ride.). Dal "Ciao come stai?" o "Da dove vieni?", e naturalmente anche termini più calcistici, come i ruoli, ecc. visto che la nostra attività principale è comunque quella di giocare a calcio. Sto facendo un po' fatica soprattutto con la pronuncia. Però, dai, piano piano secondo me riuscirò a migliorare.
E come va fuori dal campo?
Nel tempo libero di solito ci troviamo con Stefano Guidotti (ticinese ex FC Lugano in forza al San Gallo dal 2022 ndr.) e un paio di altri ragazzi che ho conosciuto nel frattempo. Andiamo a berci un caffè in città o ci troviamo a casa di qualcuno per giocare alla PlayStation. In generale però non esco molto.
A volte, la sera, quando ci sono delle partite di calcio, Champions League o altro, ci troviamo tutti in compagnia, essendo tutti lontani dalla famiglia, facciamo gruppo.
«Dico sempre ai miei genitori che era bello quando ero a casa con loro, perché trovavo sempre pronta la cena, tutto era sotto controllo e la casa era sempre pulita»
Giocatore dell'Inter in prestito al San Gallo
Dall'Inter sei passato al San Gallo, un grande cambiamento. Come l'hai vissuto dal punto di vista sportivo?
La cosa più diversa è la mentalità. Qui si gioca un altro tipo di calcio. In Italia si gioca molto più tattici, conta molto il sapersi posizionare in campo. In Svizzera invece si gioca di più sulle abilità personali e sul dare tutto fino alla fine. È un tipo di calcio più giocato. Mi ci sto trovando molto bene anche perché mi piace, mi diverto quando scendo in campo.
Cosa ti aspetti da questa parentesi in Super League?
Voglio migliorare molto perché in questa lega ci sono dei buoni giocatori, quindi posso fare dei passi avanti sia come calciatore, ma anche come persona, perché andare a vivere da solo in un altro paese non è facile. È un passo importante per la mia crescita.
Come mai hai scelto proprio il San Gallo?
Prima del Mondiale Under 20 avevo già parlato con il Mister Zeidler e tutta la dirigenza. Mi avevano fatto capire che qui avrei avuto l'opportunità di giocare e di potermi mettere in mostra. Sino a ora è andata bene, sono contento della mia scelta.
Qualche anno fa Willy Gnonto, anche lui cresciuto nelle giovanili dell'Inter, ha giocato a Zurigo. Prima di decidere di venire a San Gallo hai parlato con lui?
Sì, ho parlato con Willy, con il quale ho giocato nelle giovanili dell'Inter. Conoscevo il suo percorso, che passando da Zurigo è arrivato in Inghilterra. Inoltre, anche se non lo conoscevo, ho contattato Emmanuel Latte Lath (attaccante ivoriano che la scorsa stagione giocava a San Gallo e ora è al Middlesbrough ndr.). Entrambi mi hanno detto che il campionato è molto buono per iniziare a giocare fra i professionisti, avendo io giocato in precedenza nella serie primavera italiana.
Come vivi questa nuova lega? Come ti ci trovi?
Come detto si tratta di una lega che non conoscevo, dove si gioca in modo molto intenso, si corre tantissimo. Ci sono delle buone squadre, delle grandi squadre, come per esempio lo Young Boys, che gioca la Champions League. Il livello secondo me è alto, e mi trovo bene. È un calcio diverso da quello a cui ero abituato, ma mi sta piacendo molto.
Qual è la differenza più marcata rispetto alla Serie A, dove tu hai giocato?
La cosa che più mi piace è che qui posso, tra virgolette, esprimermi al cento per cento. L'allenatore ci lascia giocare e attaccare tanto. Per esempio nel mio caso, essendo un terzino, ero abituato a un campionato dove la tattica la fa da padrone. Prima dovevo rimanere principalmente al mio posto. Qui invece sono libero di giocare anche più offensivamente e mi piace, anche se non mi ci sono ancora abituato del tutto.
E dopo averci giocato qualche partita cosa ne pensi dell'ambiente del Kybunpark?
Il Kybunpark (lo stadio del San Gallo ndr.) è il mio posto preferito in città. A San Gallo ho trovato una passione che è fuori di testa e i tifosi sono incredibili. Vengono allo stadio e cantano sempre, anche se perdiamo. Pure quando le cose non vanno bene, sono sempre presenti, ed è una cosa favolosa. Qui a San Gallo posso solo dire di aver trovato una cosa pazzesca.