Roberto Mancini, dopo aver da poco lasciato le redini della Nazionale italiana, ha optato per la panchina dell'Arabia Saudita. Una decisione ricoperta d'oro e di critiche.
Hai fretta? blue News riassume per te
- Oggi, lunedì, a Riyadh, Roberto Mancini dovrebbe essere presentato quale nuovo ct della Nazionale saudita.
- Secondo la «Gazzetta dello Sport» il Mancio avrebbe firmato per tre anni per un compenso da 85 milioni di franchi.
- Forti le critiche dell'ex ct dell'Italvolley Mauro Berruto, oggi deputato della Repubblica italiana.
In un video della nazionale pubblicato su Portal X (ex Twitter), domenica Roberto Mancini ha scritto in inglese: «Ho fatto la storia in Europa. Ora è il momento di fare la storia con l'Arabia Saudita».
In precedenza, i media avevano riferito che il 58enne sarebbe stato presentato come nuovo allenatore della selezione questo lunedì. Secondo la «Gazzetta dello Sport», l'ex attaccante avrà un contratto fino al 2027.
Mancini si è dimesso da allenatore della Nazionale italiana solo a metà agosto. Aveva guidato l'Italia al titolo di campione d'Europa nel 2021. In un primo momento, Mancini ha parlato di una «decisione personale». In seguito, ha dichiarato di aver avvertito una «mancanza di fiducia» da parte del capo della Federazione italiana (FIGC), Gabriele Gravina, che aveva sostituito parte del suo staff tecnico. Il capo della FIGC lo ha criticato aspramente per questo.
Al foglio rosa, lo stesso Garavina ha così commentato: «La mia era totale e l'ho dimostrata con i comportamenti. A Palermo, dopo la sconfitta con la Macedonia che ci è costata il Mondiale in Qatar, sono andato in conferenza con lui. Ho messo la mia faccia per difendere la sua. Se non avessi avuto fiducia lo avrei messo sotto contratto sino al 2026?».
La critica dell'ex ct dell'Italia Volley
«Ciascuno di noi è padrone del proprio destino, così come ciascuno di noi, addetti ai lavori o tifosi, deve poter essere libero di chiamare questa decisione nel modo che ritiene più opportuno. Per me, per esempio, si chiama vilipendio alla maglia azzurra».
In un lungo post su Instagram con tanto di foto del nuovo Ct dell'Arabia Saudita, il responsabile sport del Pd ed ex allenatore dell'Italvolley, Mauro Berruto, critica la decisione di Roberto Mancini di firmare la sontuosa offerta saudita.
«Ci ho dovuto pensare un po' su, non credo di aver ancora messo a fuoco bene le mie sensazioni – spiega Berruto – Forse perché non posso essere obiettivo, perché per tanti anni una Squadra Nazionale l'ho allenata anche io. Prima ho sognato di farlo, poi ho lavorato per anni in ruoli di staff, infine ho avuto in sorte il privilegio di fare il CT e portare la Squadra Nazionale del mio Paese ai Giochi Olimpici. Anche nel mio caso quella irripetibile storia finì con delle dimissioni, il 29 luglio 2015. Ricordo ogni istante, con un dolore di cui parlai allora, che non passa e credo non passerà mai. Rassegnai le dimissioni spiegando il perché, con una lettera dove scrivevo che ritenevo (e ancora ritengo) alcuni valori non negoziabili: il rispetto delle regole e della maglia azzurra. Lasciai la Nazionale e anche la pallavolo, perché sapevo che non sarebbe stato possibile, con qualsiasi altra esperienza pallavolistica, avvicinarsi neanche lontanamente a quello che la maglia azzurra mi aveva dato e che ha rappresentato la più incredibile delle mie esperienze. Iniziai a fare altro. Sono passati otto anni e ancora faccio altro, non so se mai tornerò alla pallavolo. Commentare le dimissioni del CT della nazionale di calcio, nove giorni dopo essere stato incaricato della direzione tecnica delle nazionali giovanili e, 20 giorni più tardi, presentarsi come nuovo CT di una nazionale senza storia calcistica a fronte di un contratto imbarazzante per quantità di denaro è – conclude Berruto – una scelta legittima. Ci mancherebbe. Forse semplicemente sbagliavo. Forse tutto, davvero tutto, è negoziabile. O forse no».
85 milioni di motivi per il Mancio
Mancini avrebbe messo nero su bianco un accordo da 85 milioni di franchi per tre anni. Secondo la Gazzetta dello Sport, lunedì sarà presentato in una cerimonia sfarzosa a Riyadh.
La sua prima partita in carica come allenatore della Nazionale saudita sarà contro la Costa Rica, in un'amichevole al St James' Park l'8 settembre.