Jonathan Klinsmann sarà il nuovo portiere del San Gallo. Il peso di un cognome, quello del 22enne, non facile da gestire.
Come per tutti i figli d'arte nel mondo del calcio seguire la via del padre può essere un compito molto arduo, ingrato e pieno di insidie. Non fa eccezione Jonathan Klinsmann, che a 22 anni ha appena firmato un contratto di due anni con il San Gallo.
Nato a Monaco ma cresciuto negli States, ha sempre dovuto fare i conti con la notorietà del padre: «Solo all'università di Berkeley ho imparato a reggere meglio la pressione dovuta al mio cognome. Al nostro allenatore non importava se fossi il figlio di Klinsmann, Barack Obama o Winston Churchill. Gli interessava solo io e quello che potevo dare in campo».
Dopo aver assolto 32 partite con la nazionale giovanile degli USA, il giovane Klinsmann ha provato la via dell'Europa. Nel 2017 è stato acquistato dall'Herta di Berlino, anche se ha avuto molto poco spazio trovandosi a difendere la porta del farm team nella lega regionale.
Alain Sutter, direttore sportivo dei sangallesi è convinto della bontà dell'operazione di mercato: «Con Jonathan abbiamo un portiere giovane, talentoso e orgoglioso».
Anche per il 'piccolo' Klinsmann è giunta l'occasione di dimostrare il suo valore: «Aiuterò il San Gallo a raggiungere l'Europa League. Voglio guadagnarmi i galloni da portiere titolare».
Papà Jürgen lo segue con attenzione, anche se da una certa distanza. L'ex attaccante della nazionale tedesca, di Inter, Tottenham e Bayern sta infatti girando la Cina in veste di ambasciatore del calcio tedesco.